Telefonini, telecomandi e tutti gli oggetti di uso comune riescono a raccogliere più batteri di un comune bagno!
Il nostro cellulare, l’oggetto personale che al giorno d’oggi più di ogni altra cosa al mondo fa parte della nostra vita e del nostro mondo. Inoltre, per ovvi motivi, è un oggetto che teniamo molto a contatto con parti del nostro corpo molto delicate, bocca e orecchi, che sono anche delle vie d’accesso “privilegiati” per germi e batteri. E proprio sotto questo aspetto che arrivano le ultime per niente confortanti notizie sulla nostra salute. Il cellulare, infatti, sarebbe un vero proprio ricettacolo di batteri, ancora di più della tavoletta del WC. Non è un’esagerazione, perché mentre come è giusto prestiamo molta attenzione all’igiene dei nostri bagni, che disinfettiamo e puliamo costantemente per evitare l’insorgere di germi e batteri che facilmente posso crearsi in questo luogo, non usiamo la stessa cura e attenzione, sotto il punto di vista dell’igiene, per il nostro telefonino.
Il cellulare viene preso in mano dopo che le nostre mani hanno toccato qualsiasi cosa, oppure, peggio ancora, viene riposto nei luoghi più disperati, poggiato anche momentaneamente per esempio sulle panchine, su tavolini di bar, in spazi casuali di cui non ne conosciamo lo stato effettivo dell’igiene. Ed è in questo modo banalissimo, che i nostri telefonini possono raccogliere germi e anche virus senza che il pensiero possa sfiorare una simile eventualità. E i batteri che potrebbero nascondersi sui nostri apparecchi sono tali che non hanno nulla da temere a quelli che si annidano nei WC. Ad affermarlo sono alcuni esperti che hanno effettuato delle ricerche mirate, che sui cellulari comunemente utilizzati avrebbero individuato una carica batterica di gran lunga superiore a quanto ci si potesse attendere. MA gli stessi esperti non si stupiscono della scoperta, perché proprio le nostre mani possono entrare a contatto con superfici sporche, portando come conseguenza la diffusione batterica. L’umidità eventualmente presente sulle mani, il calore corporeo e le gocce di saliva che potrebbero entrare a contatto con il cellulare nel corso di una telefonata non rappresenterebbero altro che l’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri. Lo studio è stato effettuato su richiesta del Wall Street Journal e i laboratori HML hanno eseguito un’analisi accurata su ben otto cellulari presi a caso da un ufficio di Chicago per capire quali e quanti batteri proliferassero sugli apparecchi che maneggiamo ogni giorno e lasciando tutti perplessi davanti al risultato che la superficie dei telefonini era letteralmente tappezzata di batteri coliformi, una tipologia di microorganismi che tendenzialmente si trova ad alte concentrazioni solo nelle feci. I batteri coliformi, sarebbero quei batteri che vengono solitamente utilizzati come indicatori della purezza dell’acqua che utilizziamo ogni giorno, e perché l’acqua sia considerata potabile la quantità di unità batteriche in grado di formare colonie devono essere inferiori a 1 ogni 100 ml. Sugli smartphone di Chicago se ne sono trovate da 2.700 a 4.200. Ma attenzione, dalla ricerca è emerso anche un dato positivo, ovvero che sugli otto cellulari non era stata trovata traccia di batteri pericolosi come E. coli e stafilococchi. Purtroppo però l’entusiasmo di fronte questa confortante notizia si placa subito davanti ai risultati della ricerca condotta dalla London School of Hygiene, che si è basata su 780 campioni prelevati da 360 cellulari e dai palmi delle mani di altrettanti relativi possessori. I risultati hanno dimostrato che il 16% dei telefonini e delle mani mostravano la presenza del batterio E. Coli e il 92% delle mani e l’82% dei telefonini presentava tracce di contaminazione microbica, in un terzo di casi questa contaminazione aveva come protagonista lo Staphylococcus Aureus, batterio responsabile di alcune infezioni suppurative acute. Il problema potrebbe essere risolto se si potesse pulire abitualmente i nostri telefonini, ma purtroppo la maggior parte dei produttori telefonini sconsiglia esplicitamente di utilizzare comuni prodotti chimici a base di alcol, che però sarebbero i più efficaci nel rimuovere la carica batterica dalle superfici del tuo smartphone. Il metodo più consigliabile, quindi, è utilizzare panni in microfibra, che hanno dimostrato di eliminare una buona percentuale dei batteri e del grasso in cui solitamente proliferano Oppure ecco che dall’America arriva la soluzione anche per questo!La società americana Violight, infatti, ha lanciato sul suo sito “UV cell phone Sanitizer”, un apparecchio per igienizzare non solo il cellulare, ma anche altri apparecchi elettronici di uso comune: lettori mp3, auricolari e bluetooth. Attraverso due luci ultraviolette, messe in moto da 3 batterie, elimina germi, batteri, virus e altri microorganismi impedendo loro di riprodursi. Si tratta di una sterilizzazione che, secondo la Violight, pulisce il 99,9% dei germi presenti su cellulari e altri oggetti elettronici sempre a contatto con bocca e orecchie.