Continua la minaccia dell’Is a livello mondiale, il bilancio dell’ultimo attacco in Tunisia è di 22 morti e 50 feriti. In precedenza il premier Habib Essid aveva fatto riferimento a 19 morti, tra i quali 17 turisti, e 22 feriti. Il giorno dopo l’attentato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato l’allarme: “il nuovo vero nemico della civiltà”, “un pericolo molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco”. È quindi allarmato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha scelto Christane Amampour, la “chief international correspondent” della Cnn, per la prima intervista del suo mandato.
“Quel che è avvenuto ieri in Tunisia – afferma il Capo dello Stato – è molto doloroso e molto allarmante. E dimostra che Isis è un pericolo molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco. Il terrorismo fondamentalista ha colpito gli Stati Uniti l’11 settembre e in tante altre occasioni. Ha colpito molti Paesi dell’Europa, sta devastando la Siria, colpisce in tante altre aree del pianeta. È allarmante la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente e in alcuni Paesi del Centro Africa. Quel che è avvenuto dimostra la gravità di questo pericolo”.
“È davvero sconcertante sentire esaltare come atto di eroismo sparare su persone inermi: è il massimo della barbarie. Isis si presenta, così come tutto il terrorismo fondamentalista, come il nuovo vero nemico della civiltà, della democrazia, dei diritti umani. Non è un caso che ieri a Tunisi sono stati aggrediti il Parlamento e un museo, cioè la democrazia e la cultura”.
Ma la preoccupazione di Mattarella è soprattutto per la situazione che si registra in Libia, dove “i cittadini sono costretti a vivere nel disordine e nella paura della guerra civile. Inoltre Isis si sta insediando” in quel Paese, “con il rischio di far diventare quel territorio, vicino all’Europa, una base per le sue operazioni di terrore. Infine la condizione di caos in Libia favorisce i trafficanti di esseri umani, che mettono in mare con gravi rischi tante donne, tanti uomini, tanti bambini, guadagnando somme ingenti con questa speculazione”. “Occorre urgentemente – è l’appello di Mattarella – che la comunità internazionale appoggi gli sforzi dell’Onu e del suo inviato per raggiungere un cessate il fuoco e la costituzione di un vero governo libico. Poi occorrerà che l’Onu organizzi una missione che aiuti il governo a stabilizzarsi. L’Italia è pronta a fare la sua parte”.
La condanna arriva anche dalla Svizzera, dove la presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, a nome del governo e della popolazione svizzera, ha espresso il suo sostegno alle autorità tunisine e alle famiglie delle vittime. Berna è solidale con la popolazione tunisina “colpita da questo atto di violenza rivoltante”, si legge in un comunicato.