Diversi studi dimostrano che c’è una correlazione tra infertilità maschile e varicocele. Vediamo di cosa si tratta, quali sono i sintomi da tenere sotto controllo e come intervenire
La presenza del varicocele è considerata una delle cause più frequenti dell’infertilità maschile. Si tratta di una patologia molto diffusa che al giorno d’oggi si riscontra sul 15% dei ragazzi in pubertà, ossia in una fascia d’età tra i 15 e i 25 anni, e consiste nell’impossibilità delle valvole delle vene di far defluire la grande mole di sangue arrivata ai testicoli, durante la veloce crescita che caratterizza quest’età.
Solitamente questa patologia venosa interessa generalmente il testicolo sinistro, il più delle volte non comporta sintomi, anzi, proprio l’infertilità viene considerato un sintomo del varicocele perché molti uomini che non riescono a procreare fanno delle visite più accurate scoprendo poi di soffrire di questa particolare patologia. Un altro sintomo è il dolore. Spesso, infatti, il testicolo colpito da varicocele accusa dolore dovuto all’eccessiva pressione del sangue all’interno delle vene dilatate. Tale aumento pressorio così come il dolore aumentano quando si sta in piedi per lunghi periodi di tempo, nell’attività sportiva o sollevando pesi. Altri moniti che possono far pensare alla presenza del varicocele sono il senso di pesantezza allo scroto, Vene palpabili e la presenza del testicolo dal lato dove ci sono le vene dilatate più piccolo (per via del minore afflusso di sangue).
Come dicevamo, il varicocele è quindi nello stesso tempo sintomo e causa dell’infertilità maschile. Lo studio più grande a riguardo condotto dall’organizzazione mondiale della sanità in 24 paesi ha dimostrato che il varicocele era molto più presente negli infertili (25,4%) rispetto alla popolazione generale (11,7%). Le linee guida delle maggiori associazioni medico-scientifiche riportano che il varicocele è la principale causa di infertilità nella coppia. Dal varicocele all’infertilità il passo è breve. Le vene dilatate, infatti, determinano un innalzamento di pochi gradi della temperatura del testicolo che se si mantiene per lungo tempo può causare infertilità. La produzione degli spermatozoi, necessari al fine della procreazione, è molto sensibile anche a piccole variazioni di temperatura. Perciò se la produzione di spermatozoi è disturbata la funzionalità, il numero e la densità degli spermatozoi può subire notevoli alterazioni. Se lo sperma non è normale la gravidanza può essere impossibile. Inoltre se il varicocele interagisce con la produzione di sperma, potrebbe estendere il fastidio e creare atrofia del testicolo (riduzione del volume di uno o entrambi i testicoli e perdite delle funzioni tra cui la produzione di spermatozoi).
Per fortuna generalmente la diagnosi del varicocele non è così difficile e Medico di base diagnostica facilmente il Varicocele con la semplice visita. È comunque indispensabile una corretta e approfondita valutazione delle cause e dell’entità attraverso un esame del Liquido Seminale e un Eco-Doppler.
Come intervenire se diagnosticano il varicocele.
Ci sono delle volte in cui non è necessario intervenire se non con una cura antinfiammatoria, l’utilizzo di biancheria più comoda o di un sospensorio. Ma questo dovrà deciderlo il medico che può anche optare di intervenire con un’operazione. Un intervento è la scleroembolizzaione e consiste in una piccola incisione dello scroto, ma questo intervento non è detto che funzioni, alcuni hanno ripreso la loro fertilità naturale, altri hanno visto miglioramenti nel liquido seminale. I lati negativi della scleroembolizzazione consistono nella recidività del problema e nel non miglioramento della fertilità naturale maschile. Più sicuro è invece la varicocelectomia: l’intervento chirurgico che cura definitivamente la patologia, legando il varicocele, la vena in questione, in modo da far fluire il sangue nelle altre vene. Dopo l’intervento, che di solito viene svolto sotto anestesia e un periodo di cure, fatte anche d’impacchi di ghiaccio sulla zona interessata, tutto ricomincerà a funzionare correttamente.