Due giorni all’insegna della cultura, sotto diversi aspetti, quelli che si sono svolti presso la sala Conciliare di Dietikon, da anni ormai luogo di ritrovo per le comunità svizzera ed italiana. L’iniziativa è stata organizzata dal Circolo Culturale “S.Pertini” di Dietikon, una realtà nota e affermata per il suo attivismo in campo culturale attraverso l’organizzazione di eventi ed incontri di un certo spessore e di attività associazionistiche che coinvolgono non solo la cerchia esclusiva degli italiani in Svizzera ma, più in generale, tutti gli amanti di questo genere di eventi. Sicuramente un bel biglietto da visita per tutti noi italiani residenti all’estero e in particolar modo in Svizzera: simbolo di un associazionismo sempre vivo, attivo e attento a questioni importanti, morali e istituzionali, il Circolo non sottovaluta mai l’aspetto culturale e conviviale degli incontri e ha sempre un occhio di riguardo per la tradizione italiana come avviene, ad esempio, nell’atteso evento del Concerto di Primavera, tanto apprezzato dalla comunità svizzera.
Quest’anno, però, il Circolo “S. Pertini” ha voluto far precedere il momento conviviale del Concerto da un evento molto significativo e sicuramente di grande interesse per tutti. Da anni, infatti, il Circolo si è prefisso lo scopo di una sempre maggiore integrazione tra italiani e svizzeri che vivono ogni giorno a stretto contatto tra di loro. Premesso che tale integrazione è da tempo una realtà solida, soprattutto nel territorio di Dietikon, il Circolo ha organizzato un convegno per discutere sul livello di integrazione tra le due comunità e per cercare, qualora ve ne fossero, spunti e iniziative per ulteriori miglioramenti.
“La comunità italiana di Dietikon dagli anni ‘60 ad oggi: evoluzione e prospettive” è stato il tema discusso venerdì 11 marzo nella sala Conciliare della Stadthaus di Dietikon dove autorità svizzere e italiane si sono alternate esponendo le proprie idee e considerazioni sul tema. Tra le rappresentanze svizzere Otto Müller, attuale sindaco di Dietikon, e gli ex sindaci della città Hans Bohnenblust e Mark Notter i quali, durante i loro interventi, hanno parlato delle proprie esperienze personali, i ricordi e gli aneddoti spesso piacevoli che hanno avuto con i primi immigrati italiani che venivano a lavorare in terra elvetica. Per gli italiani erano presenti il vice preside dei Comites, Luciano Alban, e l’ex presidente della Colonia Libera Italiana, Carmelo Conidi, e hanno esposto il punto di vista di chi, negli anni ’60, si è trovato ad affrontare la condizione di immigrato, vivendo lontano da casa a contatto con un popolo che lo ha saputo accogliere anche se, talvolta, con qualche ostilità da superare (come la campagna discriminatoria di Schwarzenbach). La serata ha anche avuto come ospite Pietro Putame, l’attuale primo cittadino di San Pietro a Maida, un paese in provincia di Catanzaro da dove, dal dopoguerra a oggi, è partito un gran numero di immigrati che oggi formano, proprio a Dietikon, una copiosa comunità. Pietro Putame è stato non solo il rappresentante di questa comunità ma anche, e soprattutto, del rapporto sinergico tra Dietikon e San Pietro a Maida: la comunità Svizzera infatti ha potuto contare sulla forza lavoro costituita dai cittadini sanpetresi e questi hanno, a loro volta, trovato in Dietikon “un paese che ha dato loro la possibilità di sviluppo e di successo” ha detto con soddisfazione il sindaco. La serata si è conclusa con la premiazione di Pasquale Aleardi, un calabrese che si è distinto per il successo in campo lavorativo, e un riconoscimento particolare è andato anche ad Elisabeth Seiler, la proprietaria del noto ristorante di Dietikon “Lisa” che per anni ha rappresentato un punto di ritrovo per tutti gli italiani.
Il giorno dopo, sabato 12 marzo, ha avuto luogo, sempre nella ospitale sala Conciliare della Stadthaus, il tradizionale Concerto di Primavera, dal titolo “Dal salotto al Palcoscenico”, che ha visto la bellissima esibizione de “I solisti del Triveneto”: tre cantanti, la soprano Diana Mian, la mezzo soprano M.Pia Moriyon e il tenore Daniele Gaspari, e tre musicisti, la violoncellista Anna Campagnaro, il clarinettista Ferrante Casellato e il chitarrista Mauro Zanatta, autore della trascrizione musicale di tutti i brani del concerto.
Gli artisti si sono esibiti per più di due ore con musiche di Rossini, Granados, Tosti, Mertz, Donizetti, Neumann, Bizet, Bellini, Puccini, Delibes Lakmè, Bassi e Verdi. Il pubblico, accorso come sempre numeroso, è rimasto entusiasta e si è lasciato coinvolgere dalla bravura degli artisti tanto da non far mai mancare loro applausi e complimenti di gradimento.
Entrambi gli eventi hanno visto la partecipazione del Console d’Italia a Zurigo, Mario Fridegotto, che, nei suoi interventi di apertura al convegno e di saluti al concerto, ha sottolineato l’importanza del grande lavoro di diffusione della cultura italiana in Svizzera svolto instancabilmente dal Circolo Culturale “S.Pertini”, ringraziando tutti i suoi membri e, in particolar modo, il suo presidente, Mario Pingitore, che da anni si adopera in prima persona a tal fine.
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