Con la realtà virtuale e i giusti consigli si possono evitare incidenti in bicicletta
L’aumento del traffico urbano e la fretta sono sicuramente le cause principali di incidenti che avvengono in bicicletta. I numeri confermano l’affermazione: 17000 incidenti vengono registrati dalle assicurazioni ogni anno. Tra questi segnaliamo anche l’aumento degli infortuni con una bicicletta elettrica, mezzo sempre più di moda che consente la pedalata facilitata per chi ha meno capacità motorie o semplicemente per chi è meno sportivo. Due anni fa la polizia, in Svizzera, aveva confermato più di 3800 incidenti in cui era coinvolto un ciclista; di questi 24 i feriti con lesioni letali.
La colpa? La distrazione principalmente. La stessa causa degli automobilisti, in sostanza, ma con un’aggravante in più: i ciclisti sono più indisciplinati e il rispetto del codice della strada è minore. Si pensa che pedalando si facciano meno danni, sia sè stessi che agli altri. Non è corretto; infatti per motivare i ciclisti ad avere più attenzione l’assicurazione Suva, i corpi di polizia cantonale di Basilea Città, Vaud, Friburgo e Svizzera Centrale hanno prodotto un filmato denominato “Il ciclista” in cui il protagonista ignora – a sue spese – il buon senso e il codice della strada per dimostrare la pericolosità di tali comportamenti.
Non solo. Ai ciclisti viene in aiuto anche la realtà virtuale. Al Museo dei Trasporti di Lucerna con la collaborazione della Suva e dell’Ufficio della circolazione della città di Zurigo si è creato un “Virtual reality video” con quattro biciclette e visori per la realtà virtuale che, indossati, dimostrano le situazioni di pericolo che possono capitare in strada. Il video è a 360 gradi e, integrando il visore, si ha davvero la sensazione di pedalare in una strada cittadina e nel traffico generale. Un’esperienza divertente che deve però essere vista come un insegnamento didattico da ricordare quando si è nella realtà quotidiana soprattutto per imparare a prevedere le conseguenze della propria guida o di quella altrui!
Su queste bici del museo dei Trasporti di Lucerna si impara a tenere sempre sotto occhio i pericoli prevenendo gli incidenti e dotandosi di casco per diminuire le lesioni alla testa.
La polizia svizzera, ma anche il TCS, danno dei consigli utili concernenti il rispetto per gli altri e il calcolare il lasso di tempo sufficiente per il percorso da condurre in modo da non affrettarsi ; segnalare con un gesto chiaro della mano quando si intende svoltare e cercare di avere il contatto visivo con gli altri utenti della strada è basilare. Sono gesti semplici che, però, salvano la vita.
Le regole, anche di buonsenso, sono quelle di controllare periodicamente i freni, le gomme e le luci, vestire, anche di giorno, abiti che consentano visibilità e, nel caso di guida in una rotonda, mantenersi sempre al centro della carreggiata.
La Suva rivela che il 20% degli incidenti in bici è dovuto a collisioni e che questi provocano danni, in media, per 10 mila Franchi. Attenzione a quello che fanno gli altri quindi e casco in testa sempre!