Il panico provocato dallo spray al peperoncino ha scatenato il cosiddetto “effetto gregge” causando la drammatica tragedia nella discoteca di Corinaldo
Tragedia in provincia di Ancona dove sei persone sono morte, schiacciate dalla folla nel panico in una discoteca. A scatenare intorno all’una di notte la ressa al ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo – che ospitava il concerto del rapper Sfera Ebbasta – l’utilizzo di uno spray urticante.
Sulla tragedia è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo. A morire nella calca, tre ragazze e due ragazzi – tutti minorenni – e una mamma che aveva accompagnato la figlia al concerto: “Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Matttia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; e mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia. Sono le giovani vittime della tragedia di questa notte. È assurdo morire così”. A rivelare i nomi delle vittime è stato il ministro e vicepremier Luigi Di Maio in un post pubblicato su Facebook.
La ricostruzione
Dai primi accertamenti, è emerso che le uscite di sicurezza del locale – posto ora sotto sequestro – si sono regolarmente aperte. Le morti sarebbero state causate dal cedimento di due muretti all’esterno del locale sotto la pressione delle persone in fuga, cedimento che ha provocato la caduta di alcuni spettatori e il loro schiacciamento da parte degli altri che gli sono passati sopra. “Stiamo verificando con i vigili del fuoco la capienza della discoteca e se le dotazioni erano adeguate per poter ospitare questo tipo di manifestazioni”, spiega all’Adnkronos il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona Cristian Carrozza, ricostruendo la dinamica dell’incidente: “Tra le varie ipotesi
di causa scatenante – dice – c’è anche quella dello spray urticante, stiamo facendo i rilievi. I ragazzi sono fuggiti in un’unica direzione verso la porta posteriore di sicurezza della discoteca; c’erano scale e ringhiere alte un metro e mezzo che hanno ceduto sotto il peso dei ragazzi”. E proprio sulle balaustre sono in corso verifiche dei vigili del fuoco. In molti erano studenti delle scuole di località limitrofe.
“Spingevano da dietro”
“Spingevano da dietro, era impossibile non schiacciare le persone”, avrebbe raccontato alla madre una delle ragazzine presenti nella discoteca. “Una ragazza che si trovava nel locale – riferisce all’Adnkronos Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, parroco della chiesa di S. Pietro Apostolo di Corinaldo – ha raccontato alla mamma come mentre scappava non voleva schiacciare nessuno ma la spingevano da dietro e non ha potuto farne a meno: era impossibile non schiacciare le persone”.
L’effetto gregge
Ha un nome la modalità che porta grandi gruppi di persone a fuggire nella stessa direzione, come è avvenuto nella discoteca di Corinaldo o come accaduto anche a Torino, con i drammatici momenti di piazza San Carlo. Si tratta del cosiddetto ‘effetto gregge’ al quale è stata dedicata, qualche anno fa, una ricerca cui ha contribuito l’Iac-Cnr.
In situazioni di confusione, i gruppi umani si comportano esattamente come le greggi: tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare. Secondo lo studio italo-tedesco cui ha partecipato l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, questo meccanismo è talmente stringente da poter essere sfruttato, in occasione della pianificazione di grandi eventi, per ‘orientare’ i movimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa soggetti che sappiano precisamente come comportarsi.
“Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto ‘effetto gregge’”, spiega Emiliano Cristiani dell’Iac-Cnr.
Adnkronos
foto: Ansa