Dare il buon esempio e non lasciarsi spingere di lato
La buona notizia è che conclusi i tre periodi di misurazione intervallati da misure di comunicazione intermedie, lo stile di guida corretto nelle rotonde è passato dal 62 per cento (misurazione iniziale) al 79 per cento (misurazione finale). Dallo studio pilota è anche emerso che quando la distanza è ravvicinata e il numero di mezzi in circolazione elevato, i ciclisti si lascino spingere di lato anziché circolare al centro della corsia come dovrebbero. Inoltre, a tagliare loro la strada sono prevalentemente automobili e meno spesso autocarri. Quando invece due biciclette circolano una dopo l’altra, si osserva un effetto di imitazione ovvero, se la bici davanti procede correttamente al centro della carreggiata, quella dietro fa lo stesso, e viceversa.
Comportamento di guida variabile a seconda del giorno e dell’ora
I risultati dello studio pilota mostrano inoltre che di lunedì le biciclette che percorrono la rotonda correttamente al centro della carreggiata sono particolarmente numerose e praticamente lo stesso vale anche per gli altri giorni feriali. Nel fine settimana, invece, si nota un calo della frequenza. Anche l’ora del giorno è un fattore non trascurabile: «Dalle misurazioni si evince che la mattina presto e la sera i ciclisti tendono a circolare maggiormente al centro della carreggiata rispetto alle altre ore del giorno» conferma Andrea Lenz, esperta di bici alla Suva.
Una buona visibilità e uno stile di guida corretto consentono di salvare delle vite
L’ingresso, l’uscita e l’attraversamento di una rotonda richiedono grande attenzione da parte di tutti gli utenti della strada per evitare collisioni. In questa dinamica della circolazione, la bici deve procedere al centro: «Nella rotonda bisogna circolare al centro della corsia, indicare in modo chiaro e tempestivo con la mano l’intenzione di uscire e, soprattutto, non lasciarsi spingere di lato. Sono queste le principali regole di comportamento» sottolinea Lenz.
SUVA
Comunicato stampa