I risultati dell’indagine di una compagnia inglese di assicurazione
Il progresso, si sa, proietta l’uomo nel futuro. Le invenzioni facilitano i rapporti, le conoscenze, la vita, ma ogni scoperta, ogni novità, meccanica o tecnologica che sia, diventa positiva o negativa in base all’uso che se ne fa. Prendiamo l’auto. Quando fu inventata, facilitò i viaggi, abbreviò le distanze, aprì nuovi orizzonti. ma il cattivo uso dell’auto ha causato danni enormi. Basta pensare al non rispetto delle regole del codice stradale, ai tantissimi feriti e morti provocati dall’eccessiva velocità. Si sa che gli aggeggi elettronici hanno cambiato abitudini, modi di pensare, hanno facilitato informazioni, scambi, contatti, ma se si usa non correttamente il telefonino o l’iPod mentre si passa sulle strisce pedonali o quando si attraversa una strada trafficata senza passare sulle strisce solo perché si è distratti, beh, allora usare quegli apparecchi dove non è consentito dal buon senso può causare drammi e tragedie. Una compagnia inglese di assicurazione ha svolto un’indagine su oltre mille persone per accertare qual è il momento della giornata in cui i pedoni rischiano di più. I dati ottenuti sono stati combinati con le statistiche sulla sicurezza stradale delle città più importanti della Gran Bretagna e si è arrivati a stabilire che l’ora esatta sono le 8 e 38 e la causa è la distrazione. Perché le 8 e 38? Perché è il momento in cui c’è il più gran numero di persone che vanno a lavorare (evidentemente gl’inglesi cominciano alle nove). Di per sé questo dato non vuol dire nulla, però se si aggiunge che per le strade circola un gran numero di persone che sono più attente a premere il tasto di un iPod che all’auto che sopraggiunge a velocità vivace da sinistra o da destra, allora si capisce che la compagnia di assicurazione sa quel che dice.
Tra i pedoni ce n’è di tutte le specie. Ci sono quelli che camminano attraversando la strada e guardando in basso, con gli occhi fissi sulla più recente novità tecnologica, e chi comunica via internet con amici, amanti e colleghi, incurante se sta attraversando sulle strisce o meno, magari senza mai alzare la testa; ci sono quelli che telefonano e non guardano l’auto che sta facendo un sorpasso azzardato e coloro che si fermano indecisi se proseguire e retrocedere. Il campionario è vasto, ma tutti hanno in comune una cosa: sono distratti, fanno quello che non dovrebbero fare e per di più al posto sbagliato. Può andare bene cento volte, ma può sopraggiungere quella volta in cui non tutte le ciambelle riescono con il buco, specie quando oltre alla distrazione c’è il sonno, lo stress, la stanchezza. E allora si accerta che 4 inglesi su dieci attraversano le strisce concentrati sulla conversazione telefonica che impedisce di stare con i piedi per terra. Quasi un terzo ha ammesso di essere passato da un incrocio mentre addirittura scriveva o mandava un sms, per non parlare di quanti al semaforo non guardavano né nelle varie direzioni, né lo stesso semaforo. Addirittura l‘8% degli intervistati ha dichiarato di continuare a navigare su internet anche in situazione di grande traffico. E qui le cattive abitudini dei pedoni si aggiungono a quelle degli automobilisti, i quali telefonano o inseriscono cd nel dvd o compongono numeri di telefono o si comportano al volante come se tutta la strada gli appartenga. E‘ così che accadono i peggiori incidenti: una volta è colpa del pedone, un’altra dell’automobilista, ma tutti e due finiscono nell’occhio del ciclone, cioè male. Il fatto positivo è che il 73% ha dichiarato di trovare questo comportamento irresponsabile, anche se va detto che non sono pochi gli automobilisti che suonano ma il pedone concentrato sull’iPod è troppo indaffarato e distratto per sentire e finisce per andare incontro a spiacevoli sorprese.Ma, come si dice, chi di progresso ferisce, di tecnologia guarisce. Già, perché si sta studiando la possibilità, in situazioni di pericolo, di essere avvertiti dalle vibrazioni dei telefonini. Basterà o sarà un ulteriore elemento di distrazione? Non lo sappiamo, però quell’ora così precisa, le 8 e 38 non può non far paura. Oltre tutto è un ora insolita per morire. Un consiglio agli inglesi: dormite un po‘ di più o svegliatevi prima. In tutti i sensi.