Pari nella sfida al vertice, altro stop del Napoli, Lazio e Fiorentina si avvicinano, avvincente la lotta salvezza
La Juventus (1-1) s’illude e si fa raggiungere dalla Roma in inferiorità numerica. Il rimpianto dei bianconeri è di non avere chiuso definitivamente il discorso scudetto salendo a +12 e quello della Roma di non averlo riaperto, sprecando l’ultima chance. La partitissima dell’Olimpico è stata di bassa caratura tecnica e agonistica. La Juventus si è trovata in difficoltà a centrocampo, senza riuscire a imporre il proprio gioco. La Roma si è sbloccata psicologicamente dopo l’espulsione di Torosidis e il gol di Tevez, giocando gli ultimi venti minuti in crescendo, fino a trovare il pareggio con Keita. L’approccio alla partita è stato timoroso e se avesse provato fin dall’inizio a giocare, probabilmente avrebbe messo in difficoltà la capolista. La squadra di Allegri il campionato lo può gestire tranquillamente, anche perché rinforza il suo vantaggio nei confronti diretti. Certo la Juventus non mollerà, lo scudetto non lo ha ancora vinto, ma difficilmente sbaglierà quattro partite e la Roma non sembra psicologicamente all’altezza di poterne approfittare. Dietro ci sono tre squadre che le contendono il secondo posto. Sì perché la lotta per i posti in Champions League si fa sempre più intricata.
Il Napoli (1-0) perde a Torino, la Lazio (0-3) vince convincendo fuori casa contro il Sassuolo e la Fiorentina (0-1) passa a San Siro contro l’Inter. Il Torino (1-0) legittima il suo stato di forma con il dodicesimo risultato utile di fila. Dopo l’impresa di Bilbao in Europa League, i granata battono meritatamente il Napoli con un gol di Glik e si portano a 36 punti, sopra Milan e Inter. L’allenatore Ventura è lo stratega di questo “miracolo”, bravo a sostituire Cerci e Immobile con altri attaccanti all’altezza. Il Torino gioca un buon calcio, ma la sua forza sono il collettivo, una mentalità vincente e l’intensità durante tutti i 90’. Ciò permette di guardare a traguardi più ambiziosi della salvezza. I partenopei si bloccano per l’ennesima volta sul più bello e falliscono ancora la prova di maturità. A Torino il Napoli è stato troppo rinunciatario, ha sbagliato l’approccio ed è stato tradito dalla prestazione opaca dei suoi attaccanti. Perde così l’occasione di agganciare la Roma e ora incalzano Lazio e Fiorentina.
Una gara perfetta quella dei laziali trascinati dal brasiliano Felipe Anderson, che si conferma uno dei migliori giovani della Serie A, autore di un gol bellissimo e di un assist per Klose e dai suoi giovani Cataldi e Keita. Dopo la terza vittoria consecutiva, la Lazio vede il terzo posto e se continuerà a proporre un calcio di alto livello, sarà una seria candidata all’Europa che conta. A Reggio Emilia era una prova di maturità e la Lazio l’ha superata a pieni voti. Mai in partita il Sassuolo, con la difesa in emergenza, che ha rischiato un passivo più pesante. La squadra di Di Francesco è in crisi dopo la terza sconfitta consecutiva.
La Fiorentina si conferma una grande squadra. Dopo le ottime partite in Europa League contro il Tottenham, fa il colpo a San Siro contro l’Inter andando a vincere in 9 negli ultimi minuti: grande carattere, grinta e coraggio. Il merito va in gran parte all’allenatore Montella, che ha dimostrato di sapere uscire dalle difficoltà e di trovare il giusto equilibro a una squadra che a gennaio aveva perso Cuadrado. L’arrivo dell’egiziano Salah (subito inserito nei meccanismi della squadra) è stato un affare. Suo il gol decisivo nella vittoria sull’Inter, che permetta alla Fiorentina di rimanere in scia del Napoli. La rincorsa dell’Inter si ferma e la zona Europa League si allontana. I nerazzurri hanno sfiorato il pareggio, ma oggettivamente la sconfitta è meritata, perché la Fiorentina ha giocato meglio.
Il Cagliari (1-2) perde in casa contro il Verona, l’Empoli (0-0) esce indenne da Palermo, l’Atalanta s’illude e si fa rimontare dalla Sampdoria e il Chievo (0-0) allontana il terzultimo posto. In chiave salvezza è il Verona a fare il colpo grosso conquistando tre punti fondamentali contro una diretta avversaria. I veneti sono stati spietati e cinici nello sfruttare le occasioni da gol con l’immancabile contribuito del suo capitano Toni, già a 10 reti stagionali. Il Cagliari è invece sempre più inguaiato e al quale non è bastato l’orgoglio: sono mancate le idee per costruire e in difesa ha evidenziato disattenzioni difensive, costate care. L’ottava sconfitta casalinga è stata contestata da tifosi. Per sperare di salvarsi ci vuole ben altro.
Palermo ed Empoli si sono sfidati a viso aperto e la gara è stata bella e imprevedibile. I siciliani non sono riusciti comunque ad andare oltre lo 0-0 e perdono così l’occasione di risalire la classifica in zona Europa. L’Empoli costruisce gara dopo gara la salvezza e dopo una prova di carattere con tante occasioni costruite esce indenne dalla trasferta siciliana. Da esaltare le prove dei due portieri che sottolineano il giusto pari in una gara equilibrata e di alta qualità di gioco.
Per l’Atalanta è la quarta sconfitta di fila, che fa restare i nerazzurri a +3 dalla Serie B. Nonostante l’Atalanta giochi a sprazzi molto bene, ma resta la crisi di risultati. Il buon primo tempo porta al gol illusorio di Stendardo. Nella ripresa si sveglia la Sampdoria e si riscatta, centrando la rimonta con Muriel e Okaka. I blucerchiati tornano a vincere dopo cinque turni e si rilanciano in zona Europa League. Il Chievo contro il Milan conquista un punto che fa comodo e porta il vantaggio a +5 sul Cagliari. Il pari va stretto ai padroni di casa che hanno giocato con più convinzione. I rossoneri di Inzaghi non fanno progressi, continuano a mostrare limiti nel gioco e devono ringraziare il portiere Diego Lopez che ha salvato almeno il pari in diverse azioni.
Colpaccio del Cesena (1-0) contro l’Udinese. Tre punti d’oro per continuare a sperare nella salvezza ora a soli 4 punti dall’Atalanta quart’ultima. Ci può credere la squadra emiliana che ha ritrovato certezze e convinzioni da quando è arrivato il tecnico Di Carlo. I friulani pagano a caro prezzo un atteggiamento passivo e perdono l’occasione di uscire definitivamente dalla lotta per non retrocedere. Il Parma non trova sbocchi dalla sua caotica vicenda sportiva e non gioca neanche a Marassi contro il Genoa. Il campionato è ormai condizionato in negativo da questa situazione.
Classifica 25° giornata
Juventus 58; Roma 49; Napoli 45; Lazio 43; Fiorentina 42; Sampdoria 39; Torino e Genoa 36; Inter 35; Palermo e Milan 34; Sassuolo 29; Udinese, Empoli e Verona 28; Chievo 25; Atalanta 23; Cagliari 20; Cesena 19; Parma 10 (-1)