Vivere l’esperienza del deserto immergendosi nel mondo e nella cultura nomade o un salto a Marrakech, una delle città più suggestive del Marocco
Chi non ha mai sognato di attraversare infinite del deserto dorato in Marocco. Magari proprio a cavallo di un cammello, proprio come fa la popolazione nomade, veri padroni del luogo. Grazie al Festival dei Nomadi possiamo realizzare questo sogno, immergerci nella cultura e nell’atmosfera nomade per alcuni giorni, vivere in quei luoghi incantati mentre una festa tutto intorno ci porta all’esplorazione della cultura marocchina. Ogni anno, infatti, prende vita il suggestivo Festival Internazionale dei Nomadi e quest’anno è giunta alla 13° edizione. Della durata di tre giorni interi, il 18, 19 e il 20 marzo 2016, il Festival si tiene a M’hamid El Ghizlane, a 90 km a sud di Zagora nella valle del Draa (Marocco) ed è organizzato dall’associazione “World Nomads” allo scopo di trasmettere tutta la ricchezza di questa cultura e di farla rivivere e condividere. Il Festival Internazionale dei Nomadi è un festival all’aperto, un festival popolare e delle arti. Si svolge una volta l’anno durante questo evento l’arte si presenta in tutte le sue forme: l’artigianato, pittura, tessitura, poesia, racconti, canti, musiche e danze vengono eseguite da artisti locali, nazionali e internazionali, che si esibiscono sul palco. Da oltre 10 anni, infatti il festival accoglie artisti della musica, della danza e della poesia e un discreto pubblico di curiosi a caccia di folclore. Ma il vero clou dell’evento è la possibilità di unirsi al popolo dei nomadi del deserto per alcune delle loro attività tradizionali come le Ellaz, cioè le corse dei cammelli o Mokhach le partite di hockey sulla sabbia o anche una delle attività essenziali del deserto: la preparazione del pane di sabbia (Mella). I nomadi sono i protagonisti assoluti del festival e ciascuno porta con se un progetto mostrando le proprie capacità, alla fine del festival vengono assegnati 3 premi per il loro lavoro svolto durante la manifestazione e per la poro creatività!
Se non vi basta il fascino di questi scenari surreali scenario dell’instancabile via vai delle carovane e dei pastori erranti, immergetevi nella quotidianità di una delle città più caratteristiche del Marocco, la misteriosa Marrakech. Senza ombra di dubbio è una delle mete turistiche più importanti del Marocco e per questo anche la più animata e la più rappresentativa degli usi e costumi di questi popoli. Tra i luoghi più interessanti c’è sicuramente la Moschea della Koutoubia è la più grande moschea di Marrakech, nonché il più antico e più grande degli ultimi tre minareti almohade rimasti al mondo. Se amate le zone verdi non mancate di fare un salto nei giardini di Majorelle, progettati nel 1920 dall’artista francese e coloniale espatriato Jacques Majorelle, con giochi d’acqua e oltre 300 specie di piante subtropicali tra cui molti tipi di cactus. Ma per gli amanti dello shopping, impossibile non visitare i bazaar Souk nella Medina, il quartiere storico della città, dove troverete labirinti senza fine di souk che vendono di tutto, dalle spezie ai kaftani e un sacco di incantatori di serpenti, acrobati e musicisti in ogni angolo dei vari bazar.
Oltre al conosciutissimo Cous Cous, che qui potrete assaggiare in tantissime varianti, il Tajine, un piatto di carne o pollo accompagnato da verdure che viene servito in un piatto di terracotta con cappuccio decorato e con un foro all’estremità per permettere di far uscire il vapore. Come dicevamo, può essere ordinato sia di pollo, di brasato, che di agnello. Entrambe le tipologie hanno gustose varianti e vengono accompagnate con limone e olive, oppure verdura mista, o ancora con prugne e mandorle.
BOX (in mezzo al testo)
Quando:
Dal 18 al 20 marzo 2016
Dove:
M’hamid El Ghizlane