“Condizionamento della democrazia”, “metodi di regimi” e chiama in causa il Presidente della Repubblica la leader di FdI nonché Premier italiana nel commentare l’inchiesta di Fanpage
Estremismo dilagante nella sezione giovanile di Fratelli di Italia, “Gioventù nazionale” (GN), è quello che è venuto fuori dall’inchiesta firmata Fanpage dove, attraverso immagini e audio registrati da una giornalista infiltrata, è trapelata una realtà sconcertante tra gli elementi di spicco del movimento giovanile, alcuni anche negli staff di esponenti di partito e di Governo. L’inchiesta condotta da una giornalista sotto copertura che, fingendosi una militante, è riuscita ad infiltrarsi nelle riunioni e incontri di Gioventù Nazionale, è composta da alcuni video, chat e audio che mostrano i membri dell’organizzazione mentre cantano cori e slogan che inneggiano al fascismo, ricordano con nostalgia il periodo fascista e l’autoritarismo di “zio Benito”, cioè Mussolini, sostengono tesi apertamente razziste e antisemite (come quella degli “ebrei che campano di rendita sull’Olocausto”) e non sono mancate neanche espressioni chiaramente denigratorie nei confronti delle persone disabili. Tutto questo tra canzoni inneggianti, cori che esultano il “duce” e gesti simbolici come il saluto romano, un’inchiesta sconcertante che parte da Roma e arriva fino a Bergamo, che sta ad indicare come il fenomeno sia diffuso all’interno di tutto il partito di Governo.Effetti e commenti in FdI
Tra gli effetti immediati dell’inchiesta le dimissioni di Flaminia Pace, la responsabile del circolo “Pinciano” di GN, ufficialmente “per motivi personali”, come si può leggere in una nota emessa dallo stesso Consiglio nazionale di GN, nella quale definisce quanto emerso dall’inchiesta “gravissimo ed in palese violazione di tutti i valori e principi che da sempre animano il Consiglio Nazionale dei Giovani”.
Diversi componenti di spicco di FdI si sono dissociati da quanto emerso dall’inchiesta, per il presidente del Senato La Russa, vi sono “frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”.
Diversi componenti di spicco di FdI si sono dissociati da quanto emerso dall’inchiesta, per il presidente del Senato La Russa, vi sono “frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”.
“Nel partito di cui sono stato con orgoglio uno dei fondatori non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. Vanno presi provvedimenti immediati ed esemplari come ha già ha preannunciato la dirigenza FdI. È imperativo reagire con durezza” è invece il commento del ministro della Difesa Guido Crosetto. Anche Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, annuncia provvedimenti affermando che “in Fratelli d’Italia cacciamo chi non è compatibile, non c’è spazio per l’antisemitismo e per nessuna difesa dei totalitarismi”. Poi però passa ad accusare l’inchiesta condotta da Fanpage che “è una vergogna, con modalità contro la legge. Qui il problema molto evidente è quello di persone che provano a far finta che sia giornalismo commettere dei reati, nella speranza di denigrare un partito politico: questo è molto antidemocratico”. Donzelli difende a spada tratta GN affermando che “i ragazzi di GN sono bellissimi, è un movimento sano e meraviglioso. Se qualcuno – conclude – ha fatto degli errori ne paga le conseguenze, ma non consentiremo d’infamare il movimento giovanile che abbiamo che è bellissimo”.Meloni rompe il silenzio
Dopo ben 14 giorni di silenzio, anche la Premier Meloni si è pronunciata su quello che emerso nell’organizzazione giovanile del suo partito, e lo fa solo dopo essere stata incalzata dai giornalisti, durante l’intervista a margine della riunione della commissione europea per le nomine ai vertici. Nel suo intervento in proposito Meloni si concentra sulle modalità dell’inchiesta di Fanpage, come già aveva fatto Donzelli: “Nella storia della Repubblica italiana non è mai accaduto quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d’Italia, con nessun partito politico, con nessun’organizzazione giovanile, con nessun’organizzazione sindacale. Non si è mai ritenuto di infiltrarsi in un’organizzazione politica, riprenderne segretamente le riunioni, riprendere anche i fatti personali di minorenni, selezionare cosa mandare”, ha dichiarato. “In altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi”. Per la Premier, quelli adottati da Fanpage sono metodi che condizionano la democrazia e che potrebbero condizionare le libere scelte di un giovane intenzionato ad iscriversi ai partiti: “Che domani un ragazzo possa essere spaventato ad iscriversi a Fratelli d’Italia è o non è un condizionamento della democrazia?”. Ma tra le domande che si pone, chiamando in causa il Presidente Mattarella, la Premier chiede anche “perché non è mai successo con nessun altro partito? È consentito da oggi? Lo chiedo ai partiti, al presidente della Repubblica”. “Io prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico, prendo atto che da oggi è possibile infiltrarsi nei partiti politici e nelle organizzazioni sindacali e riprenderne segretamente le riunioni e pubblicarle discrezionalmente” incalza la Presidente del Consiglio. Quando le viene chiesto se fosse a conoscenza di quello che è emerso ha liquidato la questione sostenendo: “Non potevo esserne a conoscenza. Come ho detto tante volte e ribadisco, penso che chi ha sentimenti razzisti antisemiti o nostalgici semplicemente abbia sbagliato la propria casa perché questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli d’Italia, sono incompatibili con la destra italiana, con la linea politica che noi abbiamo chiaramente definito in questi anni e quindi su questo io non accetto che ci siano ambiguità”. “Ho chiesto al partito di prendere provvedimenti e voglio essere chiara ancora una volta, anche perché penso che queste persone, che non hanno capito evidentemente dove si trovano, siano i migliori alleati di chi ci vuole male”, ha infine concluso Giorgia Meloni.
Redazione La Pagina