Incomprensione per la frettolosa approvazione e dissenso sul contenuto. Questo in sintesi il giudizio del Coordinamento enti gestori in Svizzera sulla circolare n° 3 approvata dal MAECI il 31 luglio 2020 concernente i “Corsi di lingua e cultura italiana e altre iniziative scolastiche all’estero a cura degli enti gestori/promotori”.
Il Coordinamento ha preso atto con un certo stupore dei tempi e delle modalità di approvazione della nuova circolare che arriva solo 10 giorni dopo la presentazione dei bilanci preventivi 2021 nei vari Consolati e in pieno periodo di vacanze scolastiche, costringendo tutti gli enti a riformulare e rimodulare entro il 15 settembre le richieste di contributo in base alle norme transitorie previste dalla nuova circolare. In un rapporto di vera collaborazione e sincera considerazione per il lavoro svolto dagli enti promotori, era lecito attendersi un congruo tempo di preavviso, evitando agli enti di dover fare un doppio lavoro.
Rispetto al contenuto della nuova circolare il Coordinamento enti gestori constata con disappunto e preoccupazione che le criticità espresse dalla Commissione IV del CGIE nello scorso mese di novembre non sono state considerate nella stesura del testo definitivo della circolare. In maniera particolare la circolare non prevede norme specifiche per i paesi, come la Svizzera, a cosiddetta gestione mista, rischiando a questo punto di penalizzare gli enti che negli ultimi decenni hanno maturato esperienza e competenza nel territorio.
Il Coordinamento enti gestori esprime netto dissenso su un punto della versione definitiva della circolare che non figurava nell’ultima bozza discussa a novembre 2019 con il CGIE:
Punto 5.5 (…) Parimenti, un’eventuale riduzione dello stanziamento di bilancio del capitolo 3153 potrà comportare una rimodulazione del contributo ministeriale, e eventualmente del progetto.
Questo punto a parere del Coordinamento enti gestori è inaccettabile, perché di fatto consente al MAECI di decurtare un contributo già assegnato ad un progetto specifico, vanificando così la vera novità introdotta dalla circolare, cioè il passaggio da un sistema di contributi per esercizio finanziario ad un finanziamento su progetto.
Per questo motivo il Coordinamento enti gestori invita urgentemente il MAECI a tornare al tavolo di interlocuzione con la Commissione IV del CGIE e a rivedere le criticità contenute nella nuova circolare.
Nel frattempo urge che il MAECI e il Governo diano risposte concrete e immediate alla situazione di emergenza che si sta profilando nel settore dei corsi di lingua e cultura italiana:
- Nominare al più presto docenti di ruolo per le cattedre ministeriali scoperte e garantire contributi integrativi agli enti che si fanno carico delle supplenze
- Rifinanziare il cosiddetto Fondo cultura in scadenza a fine 2020 e aumentare i fondi sul cap. 3153 per evitare un implosione del sistema corsi a partire dal 2021
Comunicato
Coordinamento enti gestori