Nel 2013, il reddito medio disponibile delle economie domestiche della Svizzera era di 7130 franchi al mese. Gran parte del reddito disponibile viene utilizzato per il consumo: a costituire la voce più importante nel budget domestico, infatti, sono state le spese per l’abitazione e l’energia, pari a circa 1520 franchi. Questi i risultati dell’indagine sul budget delle economie domestiche 2013 dell’Ufficio federale di statistica.
Il reddito disponibile delle economie domestiche è costituito dal reddito lordo tolte le spese obbligatorie e nel 2013 ammontava mediamente a 7130 franchi al mese. Vengono conteggiati tutti i redditi all’interno di un’economia domestica, che in media è composta da 2,19 persone. Spesso il livello dei redditi delle economie domestiche di una persona è più basso di quello delle economie domestiche di più persone, al quale può contribuire, appunto, più di una persona. Vi fanno parte, oltre ai salari e alle indennità percepiti mensilmente, anche i versamenti annuali, come ad esempio la tredicesima. Sono prese in considerazione anche tutte le rendite, le prestazioni sociali e i versamenti pecuniari provenienti da altre economie domestiche nonché i redditi da capitale, come interessi e dividendi.
La distribuzione dei redditi non è simmetrica. Nel 2013, il 61% delle economie domestiche presentava un reddito inferiore al valore medio. Tre quarti del budget domestico proviene dal reddito da lavoro Dai risultati emerge che anche nel 2013 è stato il reddito da lavoro a costituire il pilastro più importante del budget domestico, incidendo sul reddito lordo nella misura del 75,8%. Le rendite e le prestazioni sociali figuravano come la seconda fonte più importante del reddito delle economie domestiche, con in media il 19,0% del budget.
Nel 2013 i redditi patrimoniali rivestivano un ruolo marginale (in media il 3,8% del reddito lordo) per una grande fetta delle economie domestiche, mentre superavano il 5% del reddito lordo solo per circa un settimo delle economie domestiche. I trasferimenti da parte di altre economie domestiche (come per esempio gli alimenti) ammontavano in media all’1,4% del reddito lordo; costituivano oltre un quarto del reddito lordo per un’economia domestica su 40, essenzialmente famiglie monoparentali.
Spese obbligatorie: 5,6% per i premi dell’assicurazione-malattia obbligatoria
Nel 2013 le spese obbligatorie ammontavano a circa 2920 franchi al mese e impegnavano il 29,1% del reddito lordo. La voce principale tra le spese obbligatorie è costituita dalle imposte, che, con 1180 franchi mensili in media, corrispondevano a circa il 11,7% del reddito lordo
Fanno inoltre parte delle spese obbligatorie anche i contributi alle assicurazioni sociali (10,0% del reddito lordo), come i contributi AVS e alle casse pensioni nonché i premi per l’assicurazione malattie obbligatoria (5,6%) e i trasferimenti monetari verso altre economie domestiche (1,7%).
Spese di consumo: 6,0% per tempo libero, svago e cultura
Il reddito disponibile è utilizzato in primo luogo per il consumo di beni e servizi (54,5% del reddito lordo). La voce più importante nel budget domestico sono le spese per l’abitazione e l’energia, pari a circa 1520 franchi, ovvero al 15,1% del reddito lordo.
Altre voci di spese di consumo consistenti sono i trasporti (7,8%), seguiti da tempo libero, svago e cultura (6,0%), alimentari e bevande analcoliche (6,4%) e alberghi e ristoranti (5,8%).
I premi delle assicurazioni complementari delle casse malati e delle altre assicurazioni non sono contabilizzati come spese di consumo, ma vengono anch’essi pagati con il reddito disponibile. A questa voce le economie domestiche hanno destinato complessivamente circa il 3,5% del reddito lordo nel 2013.
Che cosa rimane?
Una volta coperte tutte le spese, nel 2013 alle economie domestiche rimanevano in media 1329 franchi, l’equivalente del 13,2% del reddito lordo da destinare al risparmio. Alle economie domestiche delle classi reddituali più basse (reddito lordo inferiore a 5000 franchi) in media non rimaneva nulla da mettere da parte in quanto avevano speso più di quanto avevano a disposizione. Questo fenomeno è riconducibile tra l’altro al fatto che in questa classe figura una quota proporzionalmente elevata (quasi il 55%) di economie domestiche composte da pensionati, il cui budget domestico è finanziato in parte dall’erosione della sostanza.
bfs.admin.ch