La scoperta è opera del dottor Giuseppe Celesti e di un gruppo di giovani ricercatori dell’Humanitas
All’Humanitas di Rozzano (Milano) un gruppo di scienziati ha fatto un’importante scoperta: hanno capito come avvengono le metastasi in caso di tumore al colon, che nel mondo miete circa 600 mila vittime all’anno. Accade, dunque, che il tumore al colon viene combattuto dalle cellule delle difese immunitarie. E’ a questo punto che viene ingaggiata una vera e propria guerra tra cellule: quelle che ci difendono in quanto sono le nostre cellule sane e quelle che, essendo tumorali, si difendono dall’attacco di quelle sane per aggredire in un secondo momento. Da questa guerra, si sa, il paziente sembra che ce l’abbia fatta a guarire. Poi, però, pian piano, a distanza di qualche tempo, si sente di nuovo male, la malattia torna in altre parti del corpo. Sono le cosiddette metastasi.
Ebbene, dunque, a Rozzano hanno scoperto come è che si formano le metastasi in seguito al tumore al colon ma si pensa che il meccanismo sia uguale per ogni altro tipo di cancro. Quando le cellule tumorali vengono attaccate da quelle sane, non tutte muoiono, ce ne sono di quelle più resistenti, che si mascherano, cioè si mimetizzano e appaiono simili alle altre cellule delle pareti intestinali. Sembrano simili e innocue, ma in realtà non lo sono. Dopo un certo periodo di tempo si risvegliano e rivelano la loro intima reale natura con una potente carica di aggressività. Passato l’attacco, infatti, si spostano servendosi del circuito sanguigno e si fermano solo quando hanno individuato un bersaglio dove attecchire, che in genere è il fegato. Le cellule delle difese immunitarie vengono ingannate da queste cellule camuffate e apparentemente innocue e dunque hanno il tempo di aggredire l’organo sano e preparare l’insorgere della malattia. Ovviamente, questo meccanismo avviene anche quando il tumore, scoperto, magari troppo tardi, viene aggredito dalle terapie. A questo stadio, però, diventa estremamente difficile guarire, perché i focolai sono più di uno e difficili da “spegnere”. Una cosa è combattere contro un nemico, ben altra cosa combattere contro più nemici, per lo più resi insidiosi dalla loro aggressività e dall’unione della loro forza distruttrice.
Che le cellule tumorali si travestano l’ha scoperto un gruppo di scienziati che hanno lavorato ad uno studio pubblicato su “Grastroenterology”. Lo scopritore è il dottor Giuseppe Celesti e altri giovani ricercatori. Il regista del progetto è il dottor Luigi Laghi e il supervisore Alberto Mantovani. La scoperta di questo meccanismo significa non soltanto aver capito cosa succede in caso di tumore al colon, ma significa soprattutto puntare sulla precocità della diagnosi. Quando, infatti, la diagnosi è precoce, vuol dire combattere il tumore con molte più possibilità di successo, anche perché le cellule sono meno aggressive e dunque il meccanismo del “travestimento” diventa più difficile.
Tra le cause dell’insorgere del tumore al colon figurano quelle dovute alle cattive abitudini alimentari, che possono condurre all’infiammazione delle cellule dell’intestino e a causa dell’infiammazione, specie se prolungata, possono ammalarsi e, come detto, possono mascherarsi e successivamente diffondersi altrove. I ricercatori sono andati ad analizzare le impronte genetiche di queste cellule mimetizzate ed hanno scoperto che sembravano normali, ma in realtà avevano quel gene Twist alterato che hanno solo le cellule tumorali.