Ogni giorno assistiamo alla conta dei contagi, insieme a quella di chi ce la fa e chi no. Ci stiamo abituando a questi numeri, sapere la cifra giornaliera ci rende consapevoli, a volte ci demoralizza, altre ci incoraggia, dipende dal risultato ovviamente. Sapere la cifra precisa di chi è positivo e chi no, forse, ci serve per uscire da quel senso di incertezza che è dominante e lascia tutti frastornati. In questi giorni però, nel turbine di sentimenti contrastanti che colpisce più del virus stesso, irrompe la speranza di un vaccino che pare sia efficace e che presto sarà messo in commercio.
Una bella notizia che giorno dopo giorno concretizza l’idea che presto avremo un’arma efficace con cui contrastare il virus, una notizia che ci porta tutti ad essere più “positivi”, senza virus però! Dal momento in cui si è diffusa la notizia di un vaccino efficace al 90% le borse sono impazzite registrando rialzi per Milano, Zurigo, Parigi, Francoforte, Madrid. Nel frattempo, in Italia, se da un lato le aree rosse sono aumentate, dall’altro il ministro Roberto Speranza accenna alla stabilizzazione della curva dei contagi: “È ancora presto per dirlo, ma ci sono valide ragioni per credere che le ultime misure comincino a dare qualche risultato”, ha affermato Speranza, aggiungendo che “i prossimi 7-10 giorni saranno decisivi e ci diranno se la divisione del Paese in tre zone, e se il meccanismo sostanzialmente automatico delle restrizioni regione per regione, sta dando i frutti che tutti speriamo”.
Il dato positivo è confermato dal direttore dell’Unità operativa di Pneumologia della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico, Luca Richeldi, che afferma che “dopo settimane di incremento tumultuoso dei nuovi contagi stiamo assistendo ad un rallentamento della curva. È una prova causa-effetto che quello che stiamo facendo funziona”.
Insomma, gli sforzi richiesti non sono vani, ma stanno dando i risultati sperati, nonostante tutte le divergenze politiche come quelle animate tra il folkloristico presidente di regione De luca e il sindaco di Napoli De Magistris, prima, e il Governo dopo, per via del passaggio repentino da zona gialla a zona rossa.
Il vaccino riesce a renderci più positivi anche nonostante la vicenda della sanità calabrese, con l’inesistente piano d’azione per la gestione dell’emergenza Covid del commissario Saverio Cotticelli e la nomina del nuovo commissario, l’emiliano Giuseppe Zuccatelli, che si lascia andare in comiche affermazioni “scientifiche”, come quella che per contrarre il Covid occorre un “bacio con la lingua di almeno 15 minuti!”.
La speranza non ci abbandona neanche nonostante gli Stati generali del M5S più confusionari di sempre, abbandonati perfino da Casaleggio che disserta, con Di Battista che si ripropone ma che sembra contraddirsi ai due rampolli Di Maio e Fico, ma soprattutto, quando parla di “nessuna deroga alla regola del doppio mandato”, riesce perfino a contraddirsi con Giuseppe Conte per il quale, invece, avere il coraggio e l’intelligenza di cambiare le idee “diventa un obbligo morale”.
E per guardare all’immediato futuro con ottimismo crescente, il Governo pensa ad un piano Salva-Natale, con un pacchetto di aiuti per l’economia molto più consistenti di quello fino adesso erogato (debito pubblico permettendo). Insomma, un po’ per dire che dove abbiamo trascorso il Ferragosto possiamo anche trascorrere il Natale? Vedremo. Nel frattempo, mentre si pensa a salvare il Natale, speriamo anche che qualcuno pensi a salvare il popolo!