Il Consiglio federale lancia la campagna per la votazione sull’iniziativa popolare contro la penalizzazione del matrimonio
La settimana scorsa il Consiglio federale ha presentato il suo parere sull’iniziativa popolare «Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate», che sarà sottoposta a votazione il 28 febbraio 2016 (vedi gli oggetti in votazione nel box). D’intesa con il Parlamento, il Governo raccomanda di respingere l’iniziativa.
L’iniziativa popolare «Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate» intende garantire che in particolare nell’ambito dell’imposizione e delle assicurazioni sociali il matrimonio non venga svantaggiato rispetto ad altri modi di vita. Negli ultimi anni il Consiglio federale ha elaborato diverse proposte per eliminare la penalizzazione fiscale dei coniugi rispetto alle coppie non sposate in tutte le fasce di reddito. Sebbene questo obiettivo sia sostenuto in modo unanime, le opinioni sulle modalità di attuazione divergono ampiamente. Finora i tentativi del Consiglio federale non hanno avuto successo. Il Governo ha inizialmente accolto con favore l’iniziativa, ritenendo che in tal modo fosse possibile eliminare completamente la penalizzazione fiscale dei coniugi.
Il Parlamento condivide gli scopi dell’iniziativa, ma ritiene che la sua impostazione sia troppo restrittiva. Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano dunque di respingere l’iniziativa.
I motivi materiali del rigetto
L’iniziativa intende definire il matrimonio quale durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e di una donna. Questa definizione corrisponde all’attuale interpretazione della Costituzione. In caso di accettazione dell’iniziativa, l’istituto del matrimonio verrebbe ancorato per la prima volta in modo esplicito nella Costituzione nel quadro di una disposizione principalmente di natura fiscale. Senza un’ulteriore modifica costituzionale, il legislatore non avrebbe dunque alcuna possibilità di consentire il matrimonio per le coppie dello stesso sesso.
Con questa nuova disposizione anche il passaggio all’imposizione separata dei coniugi (imposizione individuale) non sarebbe possibile senza una nuova modifica costituzionale. Per evitare un maggior onere fiscale dei coniugi devono però continuare ad essere applicabili tutti i modelli di imposizione separata o congiunta.
Il Consiglio federale sottolinea che allo stato attuale, nel settore delle assicurazioni sociali le coppie sposate complessivamente non risultano svantaggiate rispetto a quelle non sposate. I coniugi possono infatti approfittare di diverse prestazioni e agevolazioni contributive alle quali le coppie non sposate non hanno diritto o perlomeno non nella stessa misura. Nonostante la fissazione di un limite massimo per le rendite, i coniugi nel complesso risultano quindi avvantaggiati.
Anche nell’ambito di altre assicurazioni sociali come la previdenza professionale, l’assicurazione contro gli infortuni o l’assicurazione militare i coniugi sono particolarmente tutelati e privilegiati finanziariamente rispetto ad altri assicurati (ad es. grazie alle prestazioni vedovili).
Ripercussioni
Attualmente nell’ambito delle imposte federali dirette circa 80’000 coppie di coniugi con doppio reddito elevato e numerosi coniugi pensionati con reddito medio o alto pagano importi maggiori rispetto alle coppie non sposate che si trovano nella stessa situazione economica. In caso di rigetto dell’iniziativa popolare, questo maggior onere fiscale potrebbe essere eliminato solo con una revisione della legge federale sull’imposta federale diretta.
Le conseguenze finanziarie in caso di accettazione dell’iniziativa dipendono invece dalla scelta e dall’impostazione del futuro modello di imposizione. Se non si intende gravare alcun soggetto in misura maggiore rispetto alla situazione attuale, le perdite che risulterebbero da una revisione della legislazione fiscale sarebbero comprese tra 1,2 e 2,3 miliardi di franchi all’anno.