Partenza con vittorie a suon di gol per Juventus, Napoli, Inter e Milan, la Roma passa sul difficile campo dell’Atalanta, di Sampdoria e Chievo le altre vittorie, punto prezioso della Spal contro la Lazio
In piena estate e con il calciomercato ancora aperto, che potrebbe rimescolare le carte, è iniziato il campionato di Serie A 2017-2018. Dopo la vittoria della Lazio nella Supercoppa Italiana sulla favorita Juventus, il focus si sposta al campionato, dove è iniziata l’ennesima sfida per lo scudetto alla Juventus, campione d’Italia ormai da sei campionati e che ha dichiarato che il settimo scudetto consecutivo resta un obiettivo da raggiungere fortemente. La prima giornata di campionato ha dato subito un indizio: c’è un campionato delle (cinque) grandi e uno delle altre che lotteranno dal sesto posto in giù. La Juventus ricomincia proprio da dove aveva terminato la scorsa stagione imponendosi con autorità sul Cagliari 3-0. Allegri ha affrontato la gara facendo leva sui giocatori collaudati, andando sul sicuro e tenendo i nuovi acquisti in panchina. Solo a risultato acquisito, reti di Mandzukic, Dybala e Higuain, gli inserimenti di Douglas Costa e Matuidi hanno permesso ad Allegri di passare al 4-3-3 e sperimentarlo come modulo alternativo con Dybala centravanti. La prestazione della Juventus non è stata eccelsa e il risultato ha mascherato i problemi e ha fatto dimenticare Cardiff, la Supercoppa e anche un calciomercato non all’altezza.
Le risposte delle avversarie non si sono fatte attendere. La nuova Roma di Di Francesco espugna senza brillare il difficile campo dell’Atalanta, la squadra rivelazione dello scorso campionato. È sufficiente un gol del neo acquisto Kolarov su punizione per decidere una partita abbastanza difficile. La Roma è una squadra ancora incompleta e non è ancora riuscita a immedesimarsi negli schemi e nel gioco di Di Francesco. Tutto prevedibile alla prima giornata e con il calciomercato ancora aperto, che permette di agire per sopperire alle cessioni di giocatori fondamentali. Problemi con i quali è confrontato anche Gasperini che ne ha persi almeno quattro importanti, ma con la prestazione contro la Roma, emerge che il tecnico atalantino sia riuscito a ricostruire una squadra pronta a ripetersi e capace di ben figurare in Europa League. Contro l’Atalanta non sarà facile conquistare punti per chiunque. Tiene anche il collaudatissimo Napoli di Sarri che passa sul campo del neopromosso Verona con autorevolezza. Il turnover di Sarri ha funzionato e ha riportato alla ribalta Milik, autore del secondo gol, che rischiava di diventare la riserva preziosa del tridente Insigne-Mertens-Callejon. È riaffiorato il leggero calo nel finale, ma non è sembrato preoccupante come la scorsa stagione. Adesso la massima concentrazione è alla partita di Nizza, per centrare il primo obiettivo stagionale: la qualificazione alla fase dei gironi di Champions League.
Partono fortissimo anche Inter e Milan dopo un’estate all’insegna di grandi cambiamenti. L’inizio del nuovo ciclo nerazzurro, con Spalletti alla guida della squadra, è stato convincente. La squadra ha risposto bene alla prima ufficiale contro una Fiorentina smantellata e con un difficile campionato davanti. Soprattutto con i giocatori del vecchio gruppo: Handanovic sicuro, Perisic decisivo e il capitano Icardi, rinato e diventato il punto di riferimento di Spalletti. I pochi acquisti dell’estate hanno subito convinto: Skriniar in difesa è stato impeccabile e concreto, mentre Borja Valero è il regista che l’Inter cercava, personalità e piedi buoni. Serve adesso quella continuità che all’Inter è mancata nelle ultime stagioni, ma Spalletti è tecnico esperto e intelligente, convince nel lavoro e se reggerà alla pressione, l’Inter sarà protagonista. Vince e convince anche la Milano rossonera. Il calciomercato ha stravolto il Milan, rinnovato per otto undicesimi nella formazione titolare. Ma la rivoluzione è già realtà e sembra non avere recato difficoltà a Montella, che ha già svolto un ottimo lavoro e ha dato equilibrio e personalità alla squadra. La differenza tecnica con il Crotone è apparsa evidente, ma fin dall’inizio il Milan ha giocato senza tentennare ma convinto dei propri mezzi. La difesa non prende gol da quattro gare e intorno a Bonucci i nuovi acquisti hanno già trovato la sintonia. Il centrocampo con un Kessié intelligente nel difendere e dettare il gioco e più stabile e l’attacco è efficiente, anche nel gioiellino Cutrone che segna con regolarità. Montella, grazie all’applicazione delle sue idee di gioco da parte di tutta la rosa, può attuare il turnover a seconda delle esigenze e gestire meglio una stagione che sarà lunghissima. Si attendono test più impegnativi, ma intanto i risultati e il bilancio d’inizio stagione è positivo.
Ma il campionato non è solo lotta per il titolo. C’è chi lotterà per un posto in Europa League e chi, invece tenterà con i propri mezzi di ottenere la salvezza. La prima sorpresa è della Spal che all’esordio strappa un punto sul campo della Lazio, fresca vincitrice della Supercoppa Italiana e che ancora non ha smaltito i festeggiamenti. La squadra di Inzaghi non è stata comunque ferma, ma è stata poco efficiente in attacco e non ha trovato le misure per superare il muro della Spal che ha giocato con attenzione e giudizio. Un atteggiamento giusto per affrontare con convinzione la lotta salvezza. All’esordio in Serie A il Benevento è andato a giocarsela a viso aperto a Genoa contro la Sampdoria. Non sfigura la squadra di Baroni che passa addirittura in vantaggio con Ciciretti, ma dopo i primi minuti di ottimo calcio i campani subiscono la reazione della Sampdoria che con l’eterno Quagliarella ribalta il risultato. Vantaggio gestito nel secondo tempo senza affanni e i primi tre punti consolidano l’ambizione di puntare più in alto, mentre il Benevento esce a testa alta dimostrando di avere le qualità per restare nella massima serie. Continua a sorprendere il Chievo nella sua decima stagione in A e all’esordio vince sul campo dell’Udinese, che esce già tra i fischi dello stadio Friuli. La squadra di Del Neri è apparsa in difficoltà nei meccanismi di gioco, mentre il Chievo è concreto con le reti di Birsa e Inglese. Promettente successo dei veneti che forse potranno provare a centrare il difficile obiettivo dell’Europa. Finiscono in parità Bologna-Torino e Sassuolo-Genoa. Entrambi i pareggi sono sostanzialmente giusti. Il Torino sperava nella vittoria per iniziare con il piede giusto la rincorsa all’Europa. Entrambe le squadre hanno dimostrato di sapere fare gioco, ma hanno evidenziato problemi in fase difensiva. Inoltre è venuto a mancare il contributo dei due centravanti Bellotti e Destro, ma c’è la conferma del giovane Di Francesco, il migliore del Bologna. Il dopo Di Francesco al Sassuolo è iniziato con un deludente 0-0 casalingo contro il Genoa. L’eredità pesa sul nuovo tecnico Bucchi che deve già rivedere alcune cose, in attesa che Berardi e Politano diano il loro contributo alla causa del Sassuolo, che ha come obiettivo la salvezza. Gara solida per il Genoa, più vicino al gol, che può recriminare per alcuni episodi sfavorevoli (traversa di Biraschi), ma che torna da Reggio Emilia con una prestazione che fa ben sperare per il seguito della stagione.
G.S.
foto: Ansa