La Juventus subisce una pesante sconfitta a Genoa, dietro vincono tutte le avversarie e riducono lo svantaggio, rallenta il Napoli, vince l’Inter
L’inaspettata brutta sconfitta della Juventus scuote il campionato, lo rende di nuovo avvincente. La squadra di Allegri cade rovinosamente sul campo del Genoa dopo una mezz’ora da incubo. La difesa subisce tre gol in trenta minuti, evento che non accadeva da decenni. Nonostante i risultati positivi, da alcune partite la Juventus denota alcuni difetti che si sono evidenziati contro il Genoa, squadra che ha 14 punti in meno in classifica. Lontano in classifica ma consapevole come mettere in difficoltà la Juventus. Un coraggioso Genoa ha aggredito senza mezzi termini, raddoppiando, senza dare respiro all’avversario e chiudendo ogni spazio. Il tutto abbinato a un cinismo sotto porta a tramutare in gol le occasioni create anche con manovre avvolgenti. I demeriti della Juventus hanno fatto il resto: la formazione schierata da Allegri è parsa confusa e spaesata, in balia dell’avversario senza riuscire ad abbozzare una reazione. Cosa inedita, che però riflette le difficoltà sul piano del gioco e la condizione fisica non appare delle migliori. In queste condizioni la Juventus non è certo da scudetto ma Allegri ha il tempo di capire e risolvere i mali della sua squadra, ma il calendario fino a Natale non è dei
più facili.
Tra le prime inseguitrici della capolista la Roma non convince del tutto. La squadra di Spalletti, anche se lui sdrammatizza, è sempre brava a complicarsi la vita, anche quando dopo 10’, grazie alla doppietta di un implacabile Dzeko, la gara contro il Pescara sembrava archiviata. Regolarmente i giallorossi si rilassano, quando l’avversario sembra abbordabile, e il calo fisico e mentalità, galvanizzano gli avversari. Su questo piano Spalletti non riesce a incidere e il
rischio di lasciare punti è enorme, quando centrocampo e difesa lasciano l’iniziativa all’avversario. Meglio l’attacco che segna con molta regolarità, ma quest’atteggiamento potrebbe non bastare nei prossimi tre turni che diranno dove potrà arrivare la Roma: Lazio, Milan e Juventus. Il Pescara raccoglie poco per il gioco e l’impegno profuso. La salvezza è ancora possibile, se gioca come nel secondo tempo, ma senza punti sarà impossibile. Soffre anche il Milan, ma vince a Empoli. Una vittoria maturata nel secondo tempo, quando l’atteggiamento del Milan cambia e prende in mano la gara. La giovane squadra ha dimostrato efficacia e pragmatismo, ha scoperto Lapadula attaccante spietato, (due gol su due tiri) e la conferma di Suso e Bonaventura sulle fasce. Il Milan si può permettere si far sbagliare i suoi giovani talenti: Locatelli troppi errori d’impostazione, Donnarumma a volte irruente, Pasalic in cerca di conferme e De Sciglio tornato opaco. Montella non guarda la classifica e fa bene, continua a lavorare per il futuro e può contare al momento sul carattere e determinazione della squadra. L’Empoli gioca bene un tempo, poi mostra i suoi limiti in difesa e si fa travolgere dagli avversari.
Continuano a fare bene anche la Lazio, l’Atalanta e Torino, che restano in scia delle prime tre posizioni. La Lazio vince di misura a Palermo, ma non merito. Ad un Palermo senza idee, settima sconfitta di fila, non è bastato l’orgoglio, troppa la differenza tecnica per portare a casa punti. Continua il sogno Champions della Lazio, che in vista del derby recupera tutti gli infortunati e si presenta in ottima salute. L’obiettivo di scavalcare la Roma è realistico. È tutto merito di Gasperini se l’Atalanta è alla soglia di un piazzamento Champions e nel prossimo turno ci sarà la sfida al vertice contro la Juventus. Il Bologna ha subito la vivacità di gioco, la personalità e la qualità dei giovani giocatori atalantini, che seguono le idee del tecnico con grande dedizione. L’unico lato negativo è non concretizzare al meglio le occasioni da gol. Per il Bologna niente di positivo, troppe le differenze individuali e di collettivo per tenere testa ai bergamaschi. Non segna Belotti e ci pensa Iago Falque, doppietta in due minuti e il Torino non scende dal treno che porta in Europa. Il Chievo gioca a tratti meglio, ma non sfonda contro una squadra granata che ha la sua forza nella stabilità della fase difensiva e nelle ripartenze, grazie alla tecnica dei suoi esterni Ljajic e Falque. Non è stata una prestazione convincente, ma grazie alla concretezza è arrivata una vittoria pesante.
Rallenta il Napoli e si allontana dalla zona alta della classifica. Era una partita da non perdere per avvicinare la Juventus e invece, nonostante una gara dominata nel possesso palla , il Napoli non produce
occasioni da gol. È un Napoli poco coraggioso e prevedibile al quale manca un centravanti per attaccare la profondità e la determinazione per chiudere le gare. Sarri ha perso il suo Napoli che non ha più la brillantezza della scorsa stagione e dovrà trovare un nuovo assetto per cambiare marcia. Il Sassuolo, bisognoso di punti e in emergenza, si difende con ordine e riparte con pericolosità sulle fasce ed è bastato per portare via un punto che fa morale. Arriva la prima vittoria di Pioli sulla panchina dell’Inter, che batte con fatica la Fiorentina, rimasta ingiustamente in dieci per tutta la ripresa. I nerazzurri giocano i primi 20’ da grande squadra, realizzando tre reti. Poi subiscono la reazione della squadra della squadra di Sousa che accorcia fino al 3-2 e ha rischiato di portare a casa un punto. La gara è stata bella e di enorme intensità con l’Inter che mostra le sue qualità, ma non ha ancora eliminato le amnesie che l’affliggono, quando si tratta di gestire i momenti difficili. La Fiorentina, penalizzata dall’espulsione di Rodriguez, ha da rimproverarsi l’impatto disastroso con la gara. Il Cagliari reagisce alla sconfitta di Verona e batte con qualche sofferenza l’Udinese. Sono tre punti fondamentali nella corsa salvezza che permettono di staccare la stessa Udinese. I friulani non avrebbero meritato di perdere, perché hanno cercato il pari e solo la sfortuna (due pali colpiti) lo ha negato. Il Cagliari ha costruito la vittoria con una prova impeccabile in difesa e grazie alle prodezze dei suoi attaccanti di talento: Sau e Farias. Il Crotone spreca ancora un’occasione per avvicinare il quart’ultimo posto, che in casa non riesce a gestire il vantaggio contro la Sampdoria. Partita equilibrata a ritmi lenti terminata con un giusto pari. Il Crotone muove la classifica e aggancia il Palermo, la Sampdoria allunga la striscia positiva.
G.S.
foto: Ansa