Nerazzurri a +4, rientra per lo scudetto la Juventus, pari tra Napoli e Roma, disastro il Milan, genovesi in zona retrocessione
Quattro punti di divario tra prima e seconda in questo campionato sono una novità. L’Inter inizia a fare sul serio e stacca le avversarie che negli scontri diretti della 16° giornata hanno favorito la squadra di Mancini. Napoli e Fiorentina scivolano a -4, mentre la Juventus resta a -6, ma scavalca la Roma. La squadra di Allegri dopo la meritata vittoria contro la Fiorentina è rientrata definitivamente nella lotta scudetto. Tra un pizzico di fortuna e per propri meriti, l’Inter che rifila quattro reti all’Udinese non può più nascondersi e ora deve credere al titolo. Mancini conferma di essere un allenatore di alto livello e avere costruito una squadra competitiva. La solidità in difesa, il lato indicativo della squadra, si è aggiunta la facoltà di segnare con maggior frequenza, ma soprattutto sa gestire la rosa. A Udine sono rinati Icardi (doppietta) e Jovetic che negli ultimi tempi erano stati relegati in panchina. L’Inter si ritrova più sola e ora il compito è di non farsi raggiungere, soprattutto dalla Juventus, che è ritornata a far paura e ha risalito la classifica in un mese e mezzo.
Contro la Fiorentina i campioni d’Italia hanno sfoderato quella mentalità vincente delle ultime stagioni, capovolgendo lo svantaggio iniziale e vincendo la gara nell’ultimo quarto d’ora. È stata una gara molto tattica e lo spettacolo ne ha risentito. Il gioco della Juventus non è entusiasmante, ma la squadra ora riesce a cambiare ritmo e schiacciare l’avversario nella propria metà campo. Allegri alla fine ha trovato anche gli interpreti giusti per il sistema di gioco adatto alle caratteristiche della rosa; oltre alla difesa consolidata, Cuadrado, Mandzukic e Dybala sono i punti di riferimento in attacco. La sesta vittoria consecutiva ne è il risultato e un segnale alle avversarie che la Juventus è tornata a far paura. La Fiorentina si è dimostrata comunque squadra di qualità e dalla mentalità solida per affrontare queste gare. Il tecnico Sousa non ha rimpianti, ma dovrà trovare le soluzioni per far competere ad alto livello la Fiorentina, che avrà di certo un ruolo di guastafeste.
Lo 0-0 di Napoli-Roma non accontenta nessuna delle due squadre in chiave scudetto, anche se per la Roma è una boccata d’ossigeno in questo periodo di molte incertezze. È un pari giusto che comunque in queste gare ci può stare, ma frena il Napoli che sembrava lanciato dopo la vittoria contro l’Inter. Invece la vetta non ha portato bene e nelle ultime due gare la squadra di Sarri ha lasciato 5 punti per strada. Troppo entusiasmo non giova, ma il Napoli si è dimostrato vulnerabile quando l’avversario riesce ad arginare Higuain e la squadra non trova alternative per scardinare le difese. Difatti la Roma ha giocato molto coperta in difesa e ha lasciato la manovra al Napoli e avrebbe potuto anche vincere la partita se non fosse stato annullato il gol di De Rossi. Il campionato comunque non è compromesso per entrambe. Higuain e compagni quando non vanno al massimo, la squadra stenta e allora urgono alternative di gioco che diano più peso e responsabilità a giocatori come Hamsik, Insigne o Callejon. A Garcia invece la gara ha indicato che se la Roma riesce a giocare con solidità in difesa, arrivano i risultati, perché in attacco potrebbe riuscirle tutto più facile con giocatori come Pjanic, Salah o Dzeko, che sanno incidere
Fuori dai giochi scudetto, ormai c’è certezza, si trova il Milan. Contro il Verona, ultimo in classifica, è stato un disastro, come lo scialbo pari contro il Carpi. Mihajlovic non riesce a trasformare la squadra e adesso mostra anche impeti di nervosismo (contro l’arbitro ed ex colleghi) per celare le difficoltà della sua squadra, che non ha fatto progressi rispetto alle scorse stagioni. Cercasi il Milan disperatamente, ma mancano le idee. Il Verona dà un segnale di vita, ma la sua situazione resta disperata.