Un’occasione per riflettere sulla condizione sociale ed economica degli italiani anziani all’estero.
Questo secondo il deputato del Pdl eletto all’estero Aldo Di Biagio ha rappresentato la Giornata dei diritti e della dignità dei pensionati all’estero.
Una giornata “per riflettere insieme ai rappresentanti di Governo – ha dichiarato Di Biagio nel suo intervento in aula – sulle criticità del mondo dell’emigrazione italiana, che purtroppo sembra essere sempre messo a latere delle iniziative e dei provvedimenti legislativi.
Il mio è un sentito e sincero invito ad una riflessione politica e condivisa sull’esigenza di dare delle risposte serie alle nostre comunità all’estero, che purtroppo continuano ad essere destinatarie di tagli e di ridimensionamenti, ognuno dei quali corrisponde anche ad un colpo rivolto al nostro Paese e al nostro bagaglio economico, politico e sociale. Si sta materializzando una vera e propria disattenzione politica nei confronti dell’emigrazione che però rischia seriamente di intaccare la fiducia delle nostre comunità verso questo Governo con il rischio di una deludente risposta politica”.
Il deputato ha ricordato “che anche i nostri connazionali all’estero si configurano come il motore del mercato del made in Italy”, ma che “i tagli che le precedenti battute delle leggi finanziarie hanno operato verso determinati capitoli di previsione del Mae, spesso si riflettono irrimediabilmente sui servizi e le progettualità destinate ai nostri connazionali” come servizi previdenziali, assistenziali e amministrativi, progetti di promozione culturale e scolastici. La decurtazione di queste risorse “rischia di creare – ha detto Di Biagio – una crescente incomprensione tra l’Italia e l’altra Italia, quella che si trova all’estero. Sono ben consapevole e condivido in pieno l’esigenza di razionalizzazione che il nostro Governo sta portando avanti dall’inizio della legislatura, mirata ad uno snellimento della macchina amministrativa e ad un riassorbimento delle sacche di spreco che purtroppo hanno condizionato anche la rete organizzativa all’estero delle nostre comunità e ancora sopravvivono in taluni settori pubblici. Ma allo stesso tempo ritengo sia deleterio e soprattutto poco lungimirante per il Paese, andare ad intaccare i servizi essenziali dei nostri connazionali oltre confine, tutte garanzie che non possono essere considerate un optional ma sono la base stessa del dovere di uno Stato nei confronti della società civile”.
“A questa escalation di snellimenti – ha aggiunto il parlamentare eletto all’estero – se ne aggiunge uno ulteriore ancora più amaro che coinvolge, anche in questo caso, le fasce più deboli delle nostre comunità italiane oltre confine”.
“La legge finanziaria così come integrata in Commissione Bilancio – ha affermato Di Biagio – introduce una serie di disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, che fanno saltare l’esenzione dal pagamento delle spese giudiziarie per alcuni processi e controversie. Con questa nuova disposizione, anche per queste controversie sarà dovuto il ‘contributo unificato per i processi’. Questa manovra che sembrerebbe posta in essere per evitare contenziosi, in materia previdenziale ed assistenziale, capaci di creare difficoltà agli enti direttamente coinvolti, comporta il rischio però di andare a ledere diritti ed assistenze legittime che dovrebbero essere riconosciute proprio ai nostri cittadini in condizioni economiche non semplici”.
Anche un riferimento alle comunità italiane in Croazia e Slovenia nell’intervento parlamentare di Di Biagio: “Ho avuto modo di apprezzare l’impegno del Governo nella finanziaria nell’ambito degli interventi finalizzati a misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico, a favore delle comunità degli esuli di Istria, Dalmazia e Fiume, le cui disposizioni sono sancite dalla legge 72/2001. Ritengo però doveroso per equilibrio procedurale e politico oltre che storico – ha sottolineato – garantire nell’ambito di tali disposizioni, misure in favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia, sancite dalla legge 73/2001 strettamente legata alla prima legge citata”.
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