Lo svizzero ha conquistato il suo settimo titolo sull’amata erba di Wimbledon, il 17. in un torneo del Grande Slam. Con questo storico successo Federer eguaglia William Renshaw e Pete Sampras e riconquista il numero 1 della classifica ATP. Federer resterà di certo per la 286esima settimana sul trono del ranking ATP, eguagliando così anche questo record di Sampras. A inchinarsi a re Federer è stato Andy Murray, che a sua volta non è riuscito a scrivere la storia, di essere il primo britannico a vincere Wimbledon dal 1936. Dopo 204 minuti Federer trasforma il suo secondo matchball chiudendo in quattro combattuti set 4-6, 7-5, 6-3, 6-4. Con la sua quarta sconfitta in una finale di un Grande Slam Murray deve ancora una volta rinviare l’appuntamento con una grande vittoria. Ma fino alla metà del secondo set, Murray era apparso come il possibile vincitore della finale, poiché aveva iniziato concentrato, sicuro e molto efficiente, giocando meglio e dominando il suo illustre avversario. Fino al punteggio di 5:5 del secondo set Murray aveva sprecato 5 palle di break, offrendo così l’occasione a Federer di rientrare in partita. Lo svizzero toglie il servizio sul 6:5 a Murray e vince il secondo set. Da quel momento Federer ha mostrato tutta la sua classe, avvantaggiato anche dai 40 minuti di pausa per la poggia. Nel terzo set il break decisivo per il 4-2 ha cambiato definitivamente l’andamento dell’incontro. Anche nei lunghi scambi Federer dimostrava più sicurezza e precisione nei colpi, ma anche nervi più saldi di Murray. Il britannico ha provato a difendersi con tutti i mezzi, ma ormai Federer si avviava a scrivere un altro pezzo di storia nel tennis. Lo svizzero tornerà a giocare a Wimbledon, per cercare di conquistare il titolo olimpico di singolare che ancora manca nel suo palmarès.