Vittorie di misura per Roma e Juventus, Napoli stacca la Fiorentina, passo indietro dell’Inter, reazione del Milan
La Juventus (1-0) ha costruito sullo splendido gol di Tevez la sua tredicesima vittoria interna su tredici gare, contro un Torino che per lunghi tratti ha giocato alla pari. La squadra di Conte non ha entusiasmato e nella ripresa ha gestito il vantaggio senza patemi, anziché chiudere l’incontro, forse anche per la stanchezza accumulata nella gara di Europa League. Il Torino si è smarrito dopo il gol di Tevez, ha cercato con coraggio di raddrizzare la partita nell’ultimo quarto d’ora, ma ha fatto troppo poco per trovare il guizzo vincente negli spazi ben coperti dai bianconeri. Al pari ci è andato anche vicino, ma il rigore netto, per un contatto in area tra Pirlo ed El Kaddouri, gli è stato negato dall’arbitro. Continua così l’incubo derby per i granata: 16 gare senza vittorie e da 910’ senza reti, mentre la Juventus continua interperrita la sua corsa verso lo scudetto.
Meritata la vittoria della Roma (0-1) a Bologna, decisa dal primo gol in giallorosso di Nainggolan. Non ha incantato la squadra di Garcia, che ha subito la compattezza e la voglia di lottare del Bologna. La Roma cresce con il passare del tempo e dopo un palo di Destro, passa al 37’ su un’azione in velocità. Nella ripresa il Bologna è stato più determinato, ma ha mostrato grossi limiti negli ultimi sedici metri. Merito anche della difesa della Roma (imbattuta per la sedicesima volta) che ha contenuto gli attacchi degli emiliani, portando a casa un successo pesantissimo in chiave scudetto.
Il Napoli (1-1) non sfrutta la partita casalinga contro il Genoa, che lo ferma sul pari. Ci pensa il solito Higuain su assist di Hamsik a segnare il gol che illude i partenopei. Buon primo tempo della squadra di Benitez, che crea pericoli a ripetizioni, senza trovare il raddoppio. Nella ripresa il Napoli abbassa la guardia, lascia l’iniziativa al Genoa e agisce di rimessa, senza creare palle gol. Gli ospiti giocano con carattere, creano alcuni pericoli alla porta di Reina e vengono premiati per la determinazione con il pareggio che arriva su splendida punizione dell’ex Calaiò. Il Napoli ha pagato un atteggiamento passivo, perdendo contatto dalla Roma e l’occasione di allontanare la Fiorentina.
Il Parma (2-2) fa il tredicesimo risultato utile consecutivo e la Fiorentina rimonta d’orgoglio in inferiorità numerica. Il punto fa più comodo a entrambe: il Parma resta in scia di Inter e Verona e i viola del Napoli. Bella partita nel primo tempo con Cuadrado che risponde a Cassano. Nella ripresa la Fiorentina vive tre minuti da incubo, causa anche l’eccessivo nervosismo: rigore del 2-1 per il Parma ed espulsione di Diakitè. La reazione viola non c’è, ma è Mati Fernandez, con una perfetta punizione a 5’ dal termine, a salvare alla Fiorentina un insperato punto e pesante, che mantiene vicina l’Europa che conta è sempre più lontana. Al termine molto nervosismo che ha portato alle espulsioni di Munari e Borja Valero.
L’Inter (1-1) si fa bloccare dal Cagliari e manca la terza vittoria consecutiva. Il passo indietro non è solo nel risultato, ma anche nel gioco. La manovra nerazzurra è stata prevedibile, lenta e senza peso offensivo. Ciò ha facilitato il compito al Cagliari. I sardi sono stati bravi nel contrastare e a trovare il gol nel finale del primo tempo su rigore. La ripresa è di marca interista, grazie all’ingresso di Icardi, che fa l’assist per il pari di Rolando. Il Cagliari resiste, grazie anche alle parate di Avramov, all’assalto finale dell’Inter. I nerazzurri perdono l’occasione di rafforzare la posizione in classifica, per il Cagliari punto d’oro.
Il Milan (0-2) reagisce alla sfortunata sconfitta in Champions League vincendo con merito sul campo della Sampdoria e continuando la rincorsa al 5° posto. I rossoneri hanno costruito la vittoria con un ottimo primo tempo, riuscendo ad amministrare il vantaggio nella seconda parte. Le reti arrivano nei primi minuti dei due tempi con Taarabt e Rami, piacevoli sorprese. La Sampdoria ha recriminato per una carica al portiere sull’azione del raddoppio e per un rigore negato, ma nonostante l’undici di Mihajlovic sia stato volenteroso, la prestazione è stata sottotono e deludente.
Finisce 1-1 tra Udinese e Atalanta. Primo tempo dominato dai bergamaschi, che s’illudono per il vantaggio di Brivio. La seconda vittoria in trasferta sfuma per un secondo tempo giocato troppo sulla difensiva, che permette all’Udinese di trovare l’episodio per raddrizzare la partita: Stendardo si scontra con Di Natale in aerea, ma il rigore concesso non sembra esserci. Di Natale non fallisce il pareggio e il punto fa a entrambe comodo in chiave salvezza.
In fondo alla classifica turno favorevole al Chievo (2-0). I veneti hanno vinto lo scontro salvezza contro il Catania, che non ha dato continuità alla vittoria contro la Lazio. Il Chievo torna alla vittoria dopo nove partite e si riposiziona al quart’ultimo posto, mentre i siciliani tornano penultimi. La partita è stata equilibrata, con il Chievo più efficace in zona gol. Il Catania si è smarrito dopo il raddoppio di Rigoni. Il Livorno (2-3) fa anche un passo indietro e si fa battere in casa dal Verona, che continua a sognare l’Europa. Il primo tempo del Verona è stato perfetto con il triplo vantaggio grazie a Jankovic, Romulo e Toni, ancora a segno. Vantaggio che rischia di essere vanificato dopo l’uno-due del Livorno in un minuto nella ripresa. I veneti stavolta resistono alla rimonta e con 39 punti archiviano l’obiettivo stagionale della salvezza con tre mesi d’anticipo. Salvezza che per il Livorno è ancora lontanissima. Nel posticipo domenicale il Sassuolo (3-2), in cerca di punti, vende cara la pelle, ma al termine di una partita pirotecnica, si arrende alla Lazio, dopo avere recuperato gli svantaggi, beffato da una autorete di Cannavaro. La Lazio tira un sospiro di sollievo dopo la sofferta vittoria, che non risolve di certo i problemi che attanagliano la società, contestata dai tifosi.
Classifica Serie A, 25° giornata:
Juventus 66; Roma 57 (una partita in meno); Napoli 51; Fiorentina 45; Inter 40; Hellas Verona 39, Parma (una partita in meno) 37; Torino 36; Lazio e Milan 35; Genoa 31; Sampdoria, Atalanta e Udinese 28; Cagliari 25; Bologna e Chievo 21; Livorno 20; Catania 19; Sassuolo 17
G.S.