Più bancomat e meno banconote nelle mani degli italiani per contrastare l’evasione fiscale
Uno dei temi che sta animando il dibattito politico di questi giorni riguarda uno dei provvedimenti presenti nella manovra economica appena approvata e il piano voluto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conti per contrastare l’evasione fiscale: Italia Cashless. Che cosa vuol dire? Con questo termine si vuol far riferimento alla volontà da parte del Governo di inibire l’uso del denaro contante e favorire, di contro, l’utilizzo del pagamento elettronico. Questo per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale attraverso una più semplice tracciabilità degli acquisti. L’uso della carta e del bancomat, inoltre, permetterà “l’emersione dell’economia sommersa” agli occhi del Fisco, come spiega Conte. Più bancomat e meno banconote nelle mani degli italiani, dunque, perché, secondo il premier non è più accettabile che “gli italiani onesti paghino più tasse per colpa di coloro che non le pagano affatto. E fino a quando ci sarò io, questa sarà una priorità assoluta dell’azione di governo”. A proposito di evasione fiscale, non è certo una novità che si tratti di una piaga per il nostro Paese: secondo l’ultima relazione economica sull’evasione fiscale del Ministero dell’Economia, infatti, l’Italia evaderebbe per un valore di 107,5 miliardi di euro vantando anche il dato del sommerso più alto in Europa.
Ma gli italiani sono davvero pronti all’uso della moneta elettronica come principale mezzo di pagamento?
Secondo il rapporto di quest’anno di Bankitalia, sembrerebbe proprio di no, perché Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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