
Il Palazzo dei Congressi di Lugano ha recentemente ospitato la seconda edizione del Forum Industriale Italo-Svizzero (www.industrialforum.ch), confermandosi come una delle principali piattaforme europee di confronto tra imprese, istituzioni e professionisti del settore manifatturiero. L’evento ha riunito circa 300 partecipanti, 50 espositori e oltre 50 incontri B2B, e confermato la sede congressuale della citta del Ceresio come la piattaforma ideale per uno sviluppo delle relazioni industriali tra Italia e Svizzera.
Il programma si è articolato in sessioni settoriali e workshop tematici, con l’obiettivo di analizzare le dinamiche economiche e tecnologiche che influenzano il comparto produttivo. Esperti, rappresentanti di associazioni di categoria e manager industriali hanno discusso le sfide e le opportunità derivanti dalla diversificazione del settore, con uno sguardo che partiva dal contesto svizzero per abbracciare prospettive globali.
Tra i temi affrontati nei workshop, ad esempio, particolare attenzione è stata dedicata a:

- Le Zone Economiche Speciali (ZES) italiane, con focus sulla nuova ZES unificata nel Sud Italia e sulle agevolazioni fiscali e procedurali per attrarre investimenti.
- Il settore difesa e sicurezza in Svizzera, analizzato sotto il profilo regolatorio e commerciale, con interventi di aziende attive nella tecnologia militare.
- Le tecnologie di Additive Manufacturing e tooling su misura, uno dei temi centrali anche del Consumer Electronic Show di Las Vegas, la massima rassegna mondiale del settore.
- L’automazione e la robotica industriale integrate con l’intelligenza artificiale, con esempi concreti di applicazioni nei processi produttivi e logistici.
I workshop hanno favorito un confronto tecnico mirato su innovazione, digitalizzazione, re-manufacturing e gestione avanzata della supply chain, offrendo spunti operativi per chi lavora in settori specialistici come meccanica, automazione e sistemi integrati.
Gli incontri B2B hanno rappresentato il momento principale del Forum, permettendo alle aziende italiane e svizzere di valutare collaborazioni, contratti di fornitura e progetti comuni. Il Forum ha attirato a Lugano imprenditori, manager e responsabili aziendali con interessi transfrontalieri, coinvolgendo comparti come la meccanica di precisione, la lavorazione di metalli e plastiche, la costruzione di impianti e la robotica.
In un contesto globale segnato da sfide come la sostenibilità, la digitalizzazione e le tensioni geopolitiche, il Forum ha offerto uno spazio concreto di dialogo e pianificazione strategica.
Constatando il successo e l’interesse suscitato dal Forum Industriale Italo-Svizzero 2025, l’iniziativa sarà riproposta anche il prossimo anno.
di Nicoletta Tomei

