È online la piattaforma www.italiasvizzera150.it, nata dalla collaborazione fra l’ambasciata svizzera in Italia e il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
“Italia-Svizzera: la storia dal 1861 al 2011” è il nome del progetto nel quale rientra l’ideazione della pagina web e che prevede anche un concorso dedicato alle scuole superiori per la realizzazione di un video da parte dei ragazzi che frequentano il terzo, quarto e quinto anno nei licei e negli istituti tecnici e professionali statali e non.
Finalità principale dell’iniziativa, che gode dell’alto patronato del Presidente Giorgio Napolitano e della Presidente della Confederazione svizzera Doris Leuthard, è di offrire agli studenti delle scuole superiori italiane e ai loro docenti uno strumento didattico che ripercorra e approfondisca il legame tra i due Paesi, raccontato da più angolature, dalla storia all’economia, dalla politica alle vie di trasporto, dalla migrazione alla lingua per “avvicinare i giovani a una storia comune – ha detto il direttore generale della direzione Affari internazionali del Miur, Antonio Giunta La Spada – e sviluppare i rapporti già fecondi tra i due Paesi”.
“Il progetto – ha spiegato l’ambasciatore svizzero a Roma Bernardino Regazzoni – nasce da una constatazione sulle relazioni tra Svizzera e Italia basate su storia, lingua ed economia e dalla mancanza di percezione di queste relazioni”.
“Abbiamo una lunga frontiera in comune, una lingua in comune, l’italiano, una storia, ma la conoscenza reciproca fra i due Paesi non procede di pari passo con questa importante realtà ed eredità, soprattutto presso le giovani generazioni, che hanno la tendenza a fissare l’attenzione su paesi lontani, perdendo talvolta di vista ciò che sta loro più vicino”, ha aggiunto l’ambasciatore della Confederazione elvetica.
“La preoccupazione – secondo Regazzoni – è che questo legame storico si vada perdendo soprattutto tra le nuove generazioni” e da qui l’idea di promuovere “un progetto culturale e in particolare didattico”, quindi studiato appositamente come strumento d’insegnamento.
Il sito propone infatti dieci schede tematiche sui principali aspetti della storia italo-svizzera dal 1861 ai nostri giorni che possono essere integrate nel percorso didattico: l’italiano in Svizzera; gli scrittori della Svizzera italiana; il federalismo; scambi in tempi difficili; migrazioni; le relazioni economiche; le vie di trasporto; la frontiera comune; le Alpi e l’Italia vista dalla Svizzera.
Le tematiche sono state individuate e seguite da un gruppo di lavoro italo-svizzero guidato dalla parte elvetica da Sacha Zala, direttore Documenti diplomatici svizzeri/Università di Berna, e dalla parte italiana da Matteo Luigi Napolitano dell’Università Guglielmo Marconi di Roma.
Le schede didattiche sono state elaborate ad hoc da dieci autori svizzeri, sotto la supervisione del comitato scientifico svizzero. Ad ogni autore è stato assegnato un referente didattico italiano, del liceo romano Pilo Albertelli, designato dal Miur.
Le schede tematiche, che rispecchiano nei rispettivi campi i più recenti progressi storiografici, sono state sviluppate in modo da poter essere inserite nel percorso formativo delle scuole superiori. Nel sito è stata inoltre creata un’area dedicata ai docenti, in cui sono presentate le varie possibilità di utilizzo delle schede didattiche. E sarà proprio sulla base di queste schede che gli studenti che parteciperanno al concorso realizzeranno i video che saranno valutati da una giuria nazionale e da una giuria popolare che premieranno i migliori filmati prodotti su uno degli argomenti trattati nelle schede tematiche del sito.
Agli studenti delle scuole vincitrici sarà offerto un viaggio culturale e di studio in Svizzera.
Un’altra sezione della pagina web è dedicata alle testimonianze di personalità italiane e svizzere del mondo dell’imprenditoria, della cultura, dello sport, come Sergio Marchionne, Cecilia Bartoli, Marco Solari e Lara Gut e molti altri, sulla propria esperienza con l’altro paese.
“Si tratta di un progetto – ha detto ancora Giunta La Spada – con proposte metodologiche e didattiche interessanti, che tendono ad avvicinare la storia comune dei nostri Paesi, a rafforzare la conoscenza reciproca e ad eliminare stereotipi e luoghi comuni”.
Articolo precedente
Prossimo articolo
Ti potrebbe interessare anche...
- Commenti
- Commenti su facebook