Gli italiani nel mondo sono i grandi assenti nelle politiche del Governo Lega e 5 Stelle. Un Governo che non solo taglia risorse e inverte la rotta rispetto ai corposi finanziamenti dei nostri precedenti Governi Pd, ma prevede anche di ridurne il numero dei parlamentari. Come dire: hai scelto di vivere all’estero? Peggio per te.
A Lega e 5stelle non importa se i nostri connazionali nel mondo pagano le tasse nel nostro Paese. Se promuovono la diffusione del Made in Italy e la nostra cultura nel mondo. E se sono fautori di un’economia di ritorno in Italia. Niente affatto. Per questo Governo gli italiani all’estero sono un onere di cui liberarsi. Il più velocemente possibile.
Ad esempio attraverso la riduzione del numero dei parlamentari dall’estero. E questo nonostante gli espatriati siano in aumento, e non accennino a diminuire.
Oppure attraverso le pesanti stangate per gli italiani nel mondo, previste con la Legge di Bilancio di fine dicembre.
Prepariamoci a pagare di più Imu e Tasi. Molto di più. La manovra non ha confermato il congelamento del fisco locale introdotto nel 2015-2016 dal Governo Pd. Di conseguenza i Comuni potranno aumentare la tassazione sulle seconde case.
Significa che gli italiani residenti all’estero proprietari di immobili in Italia, che non siano già titolari di pensione estera, rischiano un aumento delle tasse sull’abitazione. Che in alcuni casi potranno arrivare fino all’11,4 per mille sul valore dell’immobile. Insomma, i connazionali all’estero pagheranno di più e riceveranno di meno.
Se invece vi eravate cullati sull’idea di andare in pensione prima, niente da fare. Anche in questo caso, il Governo si rivela per quello che è; un esecutivo basato su promesse irrealizzabili. Il decreto sull’anticipo pensionistico prevede l’impossibilità di cumulare il pensionamento con “Quota 100” al reddito da lavoro. Quindi, gli aventi diritto all’estero dovrebbero lasciare il proprio lavoro per ottenere in cambio una modesta pensione anticipata italiana. Insomma, le briciole.
Il tentativo di Lega e 5stelle è evidente. Poiché gli italiani nel mondo si sono sempre espressi prevalentemente a favore di altri partiti, in particolare per il Partito Democratico, stanno tentando di indebolire la circoscrizione estero. Per evitare che, alla prossima tornata elettorale, i connazionali nel mondo possano esprimersi ancora una volta contro i populismi e le destre xenofobe.
Il Partito Democratico si oppone con forza a questa deriva. Dalle fila dell’opposizione portiamo avanti con tenacia le questioni degli italiani nel mondo. Soprattutto ora. Con un nuovo anno che si preannuncia difficile per i connazionali all’estero. Costretti a dover fare i conti con un Governo ostile che a parole si proclama per gli italiani. Ma, nei fatti, è decisamente contro.
Laura Garavini