Presto sarà un anno che sono Consigliere amministrativo a Carouge; quest’anno assumo l’incarico di Sindaco per la terza volta. In precedenza, ho servito per otto anni in qualità di membro del Gran Consiglio, dove ho presieduto le commissioni dell’istruzione, della salute, dell’istruzione superiore e dei visitatori della prigione. Attualmente presiedo anche la Confederazione delle Scuole ginevrine di Musica.
A Carouge, la mia azione politica ha riguardato soprattutto tre settori:
- Nel settore Sociale, ho diretto la realizzazione degli Spazi di Vita Infantile (EVA) dei Grands Hutins e delle Epinettes, la creazione di uno sportello unico per l’informazione e l’accoglienza della prima infanzia, l’apertura di un nuovo ristorante scolastico, l’elaborazione di una convenzione collettiva e di un contratto quadro per il personale della prima infanzia. Ho anche contribuito al rafforzamento della struttura comunale “Progetti Occupazione Giovani” ed all’apertura della Casa di quartiere di Carouge. Ho promosso l’accoglienza e il finanziamento di attività formative per le donne immigrate e di corsi di lingua per stranieri, come pure i percorsi d’accoglienza per i nuovi abitanti e le riunioni cittadine con i nuovi elettori, nel quadro della commissione extraparlamentare dell’integrazione che presiedo. E’ stato proposto lo sviluppo di una politica degli anziani, che permette in particolare l’aumento delle risorse e dei sostegni per le loro attività. Inoltre, ho istituito la gratuità dei funerali per gli abitanti del nostro comune.
- Nel settore delle Risorse umane, mi sono molto impegnata nella revisione – riuscita – dello statuto del personale, così come nello sviluppo del monitoraggio e della formazione continua delle collaboratrici e dei collaboratori.
- Infine, in materia di Cultura e Comunicazione, dapprima sono stata associata alla rinascita e al successo del cinema Bio. Successivamente ho promosso il sensibile aumento delle risorse per i teatri carugesi e ho favorito il consolidamento del Percorso ceramica. Ho voluto una Primavera carugese diversificata, seduttiva e accessibile. Ho lavorato per un Museo vicino alla popolazione così come per delle biblioteche aperte più spesso e decentralizzate. Il giornale comunale VivreCarouge è stato creato dopo il mio arrivo nel 2003.
Ciò che guida la mia azione è la ricerca assidua di giustizia e solidarietà. Per me, la politica e i poteri pubblici devono avere per scopo l’appagamento più completo e più equilibrato possibile di ognuno e di tutti. E mi spendo molto, in questa prospettiva, con i miei colleghi Stéphanie Lammar e Nicolas Walder, nella direzione di una “democrazia partecipativa”, vale a dire di un contatto costante tra le autorità e la popolazione. Ne fanno fede la creazione di un contratto di quartiere, gli incontri regolari a date fisse e senza appuntamento con i Carugesi che lo desiderano e gli scambi tematici con certe componenti della popolazione (per esempio sul tema delle zone pedonali). Dopo tutti questi anni, il mio entusiasmo e il mio impegno per Carouge non sono cambiati. Sono ancora orgogliosa e felice di poter mettere i miei valori, le mie idee e la mia energia a disposizione della nostra bella città e dei suoi abitanti.