Ben trenta brani per l’ultimo album di Lorenzo Cherubini, presentato tra emoticon e infografiche
“Lorenzo 2015cc” è il titolo dell’ultimo album di Jovanotti che presenta il nuovo album alla stampa con un trionfale ed energico ingresso a cavallo della sua moto che richiama il tema iconografico della copertina che lo ritrae con una pettorina da motocross come tutto il disco che vuole presentarsi sotto un’estetica veloce e dinamica. Ma la pettorina richiama anche l’idea di un’armatura che serve per difendere la vulnerabilità degli eroi perché tutti hanno bisogno di protezione, un eroe dei nostri giorni, fragile che ha bisogno di proteggere i punti deboli.
In più è ricco di contenuti, di idee, immagini, ritmi e sonorità che si traducono nei 30 brani divisi in due cd e registrati tra Milano, Cortona, Parigi, New York e Los Angeles “Non so se è ambizioso, la verità è che ho scritto tanto. Quando un pezzo lo sento fatto, lo voglio buttare fuori e confido nel cambio della ritualità dell’ascolto di musica odierno; o considero più un cloud da cui far piovere musica più che un album. Ho considerato anche di far uscire singoli, e da qui è nata anche l’idea di far uscire il disco a puntate prima della pubblicazione vera, e non escludo di fare qualcosa di simile in futuro. È come se fossero tre dischi che si incrociano, se levavo un pezzo perdeva l’equilibrio. Così ho pensato che il disco era questo”. Tantissime le collaborazioni e gli ospiti (Bombino Manu Dibango The Antibalas, Sinkane, a cui si aggiungono Daru Jones, Omar Hakim, Money Mark, Mark Guiliana, Vasco Brondi e Zibba), innumerevoli i riferimenti, perché per Jovanotti “la forma nuova di un disco non più rotonda ma reticolare” e reticolare è anche la presentazione del nuovo album. Infatti, cosa ha fatto in questi anni di lavorazione, Lorenzo lo spiega al pubblico di giornalisti che assiste alla presentazione (che è andata in diretta streaming sul canale web dell’artista) attraverso tutta una serie di infografiche colorate e divertenti, ricche di faccine espressive ed emoticon (“geroglifici dei nostri tempi”) per spiegare gli alti e i bassi che lo hanno colpito dalla fine del tour 2013 fino al giorno dell’uscita ufficiale, il 24 febbraio scorso, e poi ci sono le immagini che “documentano i momenti up, quelli down non li mostro mai” dice ridendo. L’album stato anticipato dal singolo “Sabato”, un singolo spiazzante, di certo. Lorenzo e il suo staff prima di pubblicarlo si chiedono come possa essere recepito, ma per fortuna la risposta è stata assolutamente positiva: “Le radio lo davano, le recensioni sono state ottime, il brano spiazza, come è giusto che sia” Spiega Lorenzo.
E poi arriva la varietà di tutto il disco e che con trenta brani di certo non poteva mancare. “In Lorenzo 2015 CC c’è il rock, ma ci sono anche le atmosfere crooner. Ovviamente non mancano le mie radici funk soul, un po’ di cantautorato e le combat songs che hanno il ruolo di scardinare la realtà e di affrontarla magari con un sorriso: è la chitarra a forma di mitra che aveva Peter Tosh, è il sound dei Clash”. E non mancano neanche quei brani che fanno da colonna sonora alle nostre estati, ovvero “i singoli estivi. L’estate italiana è un caso unico al mondo, basta pensare agli studenti che hanno tre mesi di vacanza. Una peculiarità tutta italiana”. Ma se si può parlare di cambiamento è quello che riguarda il modo di approcciarsi alla scrittura, al racconto narrativo di una brano, spiega Jovanotti: “Il vero cambiamento del disco non è solo nel sound, ma nella scrittura: ho provato ad essere più narrativo, è un processo che è iniziato. Scrivo in maniera disciplinata, come uno scrittore: apro il computer, e mi dico ‘scrivo’. Inizio a scrivere rap, perché ogni volta vorrei fare un disco rap, e poi vado in territori inesplorati. Altre volte scrivo in jam session con la band”. Tra le parole chiavi del disco, una è molto importante ed è la parola “con”: “Il nostro è un mondo dominato dal ‘senza’, ma a me piace il ‘con’: quanto siamo in grado di aggiungere e includere”, è un disco di valori aggiunti. E quest’estate inizierà la tournée che lo vede negli stadi, gli stessi stadi che Lorenzo ha riempito nel 2013 e nei quali non vede l’ora di ritornare. “Sono un’altra cosa. Sceglierò le canzoni in base al fatto che siano singoli o che abbiano un tiro. Non credo ci saranno più di 5 o 6 pezzi nuovi in scaletta. Non ci sono ancora dentro al 100%, ma l’idea del flusso è qualcosa che mi affascina. Il concerto è un solo pezzo di musica”.