Ci avviciniamo al termine di un calciomercato invernale fra i più incolori degli ultimi anni. Salvo operazioni clamorose nelle ultime ore, che ad oggi potrebbero essere più in uscita che in entrata, gli interventi delle squadre italiane saranno minimi. Quest’anno, a farla da padrone è la nuova realtà del panorama calcistico europeo: il Paris Saint Germain dello sceicco Tanhim Bin Hamad Al Thani.
Dopo aver guidato l’assalto a Pato e aver ricevuto picche, Leonardo e Ancelotti guardano ora sulla riva opposta del Naviglio, stuzzicando a suon di milioni gli appetiti di due nerazzurri: il centrocampista della nazionale Thiago Motta e il laterale destro Maicon. L’offerta per il primo è di otto milioni (l’Inter ne vuole dodici), mentre per il Colosso i francesi sono disposti a sborsarne quindici.
Rimanendo all’Inter, sembra che fra gennaio e giugno sia destinata a tingersi sempre più di verdeoro. Dopo l’acquisto di Juan Jesus, giovane difensore della nazionale under 21, ha strappato un opzione per il talento del San Paolo, Lucas, e sta trattando per i centrocampisti Romulo e Ralf. L’agenda di Branca non contiene però solo nomi brasiliani: “Guarin ci piace e ci interessa. Ne parleremo con Moratti”, ha dichiarato, ma per il centrocampista colombiano del Porto deve battere la concorrenza dell’acerrima rivale: la Juventus.
I bianconeri si muovono con estrema cautela; hanno un solo posto libero per gli extracomunitari e Guarin precluderebbe l’arrivo di Caceras, ritorno gradito sia ad Antonio Conte che alla tifoseria. In uscita, dopo il sicuro accasamento di Amauri alla Fiorentina, è l’ora di Krasic che potrebbe arrivare alla Lazio o emigrare in Inghilterra, Tottenham o Chelsea, anche se quest’ultima appare poco probabile. A fine campionato invece, si consumerà il divorzio di Del Piero dalla Vecchia Signora; destinazione dell’ultima ora è il Canada, dove lo aspetterebbe un biennale di quattro milioni di euro a stagione.
La telenovela Tevez sembra non avere fine e più di un tifoso preferirebbe vedere l’argentino nella squadra avversaria piuttosto che nella propria. I motivi sono lampanti: cosa può dare nell’immediato un calciatore che non gioca da cinque mesi, non può essere schierato in Champions League e gode della triste fama di spaccaspogliatoi (quando non litiga apertamente con allenatore e società)? Poco, ma al Milan altrettanto poco importa e Galliani sogna di portarlo a Milanello, a maggior ragione dopo l’infortunio di Pato. Per il centrocampo, i rossoneri hanno preso in prestito Merkel dal Genoa (già in comproprietà) e puntano a uno fra Muntari, Montolivo e Keita.