La Juventus batte anche il Milan, il Napoli riparte, rallenta la Roma, clamoroso esonero di Mihajlovic al Milan, quasi salvi Empoli, Sampdoria e Genoa, altro esonero al Palermo
Neanche un buon Milan ha fermato la Juventus. Venti vittorie nelle ultime 22 gare sono un ritmo al quale nessun avversario sa tenere testa. Non tanto per le qualità del Milan, ma perché giocarci a San Siro può essere sempre un’incognita, la partita contro i rossoneri era l’ultimo ostacolo di difficoltà nel restante calendario. E difatti la partita è stata bella e ricca di emozione con il Milan che gioca una buonissima gara almeno per un’ora, mettendo in difficoltà la capolista. La vittoria in rimonta è stata fondamentale. Un fortissimo Pogba ha fatto la differenza realizzando anche il gol vittoria, in una fase dove il Milan aveva portato un forcing offensivo sprecando un’occasionissima con Bacca-Balotelli per l’opposizione di uno strepitoso Buffon. La Juventus compie un ulteriore passo verso il quinto scudetto di fila, mentre il Milan con una prova di personalità fa un’iniezione di fiducia in vista della finale di Coppa Italia il 21 maggio proprio contro la squadra di Allegri. Ma in panchina non siederà più Mihajlovic, che nella notte di martedì è stato esonerato da Berlusconi, che punta sul tecnico della Primavera Christian Brocchi. Dopo Allegri, Seedorf e Inzaghi è toccato al serbo, che non ha mai avuto buoni rapporti con il presidente. Per Mihajlovic l’ipotesi di allenare la Lazio
Privo di Higuain il Napoli risponde bene alla Juventus e mantiene le speranze in chiave scudetto e tiene a distanza la Roma. Contro il Verona c’è stata la reazione di carattere alla presumibile decisiva sconfitta contro l’Udinese, anche se la gara non era di quelle complicate: per il Verona la Serie B è ormai molto concreta. Nell’ottima prova del Napoli, spicca Gabbiadini che non ha fatto rimpiangere Higuain, giocando un gara maiuscola per carattere e classe e realizzando il gol che ha sbloccato il risultato e la squadra dopo mezz’ora. Poi è prevalsa la superiorità tecnica del Napoli per liquidare senza affanni la pratica Verona. Il Napoli non molla e bisogna lodare la caparbietà della squadra di Sarri, comunque da applaudire per i risultati raggiunti in questo campionato. Rispetto alla scorsa stagione (+14 punti) l’evoluzione c’è stata, anche se il sogno scudetto deve essere (quasi) rimandato.
S’interrompe la striscia di vittorie della Roma, che nonostante un dominio assoluto e l’ottima prova di Totti non vanno oltre il pari contro il Bologna. Brusca frenata nei confronti del Napoli e accende le speranze dell’Inter (-6) per il terzo posto. I giallorossi sono apparsi leggermente sottotono rispetto alle ultime gare, ma è stato anche merito del Bologna, che ha giocato con carattere, ha imbrigliato la Rome e ha giocato di rimessa, andando in vantaggio con Rossettini. È mancata lucidità nella manovra, meglio con l’ingresso di Totti e soprattutto nello sfruttare le occasioni. Salah ha segnato il gol del pareggio, ma ha colpito anche tre pali. Il forcing finale non ha avuto esito positivo per la grande prova dei difensori bolognesi. Il secondo posto è più lontano e l’Inter si fa minacciosa, mentre il Bologna interrompe la serie di sconfitte e dimostra che ancora non ha staccato la spina.
È ritornata l’Inter degli 1-0. Un gol di Icardi decide la sfida contro il Frosinone, gagliardo, mai domo, che non molla mai, ma resta inguaiato in zona retrocessione. Con Icardi, nelle fila dell’Inter gioca un ottimo attaccante di razza, che con i suoi 14 gol stagionali ha in parte coperto il problema della squadra di Mancini: quello di segnare poco. Ma l’Inter di questa stagione non ha mai fatto il salto di qualità, mai brillato nel gioco offensivo, perché Mancini non ha saputo darle un’identità, anzi ha prodotto confusione cambiando formazione e modulo con frequenza, dissipando da dicembre in poi quello fatto di buono a inizio stagione.
Sta peggio la Fiorentina, che l’identità l’ha persa con il passere del campionato, cadendo anche a Empoli. Una sconfitta che è costata il quarto posto a scapito dell’Inter e ha ridimensionato la squadra di Sousa che in autunno cullava il sogno scudetto (in vetta) ed ora è svanito anche quello per il terzo posto. Si è persa per strada la Fiorentina e Sousa avrà le sue responsabilità nel non essere riuscito a mantenere il livello della prima parte di stagione, ma a Firenze il giocattolo si rompe sempre sul più bello e la Fiorentina si accontenta dell’Europa League. Diversa la realtà dell’Empoli che il suo scudetto, la salvezza, lo vince grazie al lavoro degli allenatori svolto in un ambiente tranquillo. Sarri prima, e Giampaolo quest’anno ne sono la dimostrazione.
Brusco arresto per il Sassuolo per le ambizioni europee. Nella gara interna contro il Genoa, gli emiliani sprecano l’occasione di scavalcare il Milan e salire al sesto posto. Il Genoa porta via tre punti, che valgono praticamente la salvezza, con una gara ordinata e ben organizzata tatticamente, ed è bravo a sfruttare la prima occasione con Dzemaili. Il Sassuolo ha avuto le idee meno chiare e ha giocato sotto i suoi livelli abituali. Decisiva per la salvezza anche la vittoria della Sampdoria sull’Udinese, che aveva fermato il Napoli. Vittoria meritata per la squadra di Montella con i “vecchietti” Cassano e Quagliarella che ispirano, mentre l’Udinese è scavalcata in classifica e resta con il fiato sospeso nella zona calda. Il Torino vince lo scontro diretto contro l’Atalanta e in pratica ipoteca la salvezza, mentre i bergamaschi devono rinviare la festa salvezza. La gara non è stata esaltante e molto equilibrata, decisa dal Torino più bravo a concretizzare le poche occasioni da rete con Bruno Peres e Maxi Lopez. Il Chievo centra la terza vittoria consecutiva con un gol del suo attaccante-bandiera Pellissier che piega il Carpi. Fallita la missione degli emiliani di conquistare un punto che li avrebbe fatto salire in solitudine al quart’ultimo posto, ma le speranze salvezza restano intatte. Il Palermo difatti ha sprecato il turno interno perdendo malamente contro la Lazio, che non ha più niente da chiedere al campionato. Positivo l’esordio in panchina di Simone Inzaghi, subentrato al posto di Pioli. Non c’è stata gara al Barbera con la Lazio che ha controllato il gioco e chiuso la pratica con una doppietta di Klose dopo 16’. Non si attenua la crisi del Palermo, contestatissimo, che appare svantaggiato nella lotta salvezza dopo l’ennesimo esonero stagionale del tecnico. Torna Ballardini.
32° Giornata
Frosinone-Inter 0-1, Chievo-Carpi 1-0, Sassuolo-Genoa 0-1, Milan-Juventus 1-2, Empoli-Fiorentina 2-0, Napoli-Verona 3-0, Sampdoria-Udinese 1-0, Torino-Atalanta 2-1, Palermo-Lazio 0-3, Roma-Bologna 1-1
Classifica
Juventus 76; Napoli 70; Roma 64; Inter 58; Fiorentina 56; Milan 49; Sassuolo 48; Lazio 45; Chievo 44; Genoa 40; Empoli e Torino 39; Bologna 37; Atalanta e Sampdoria 36; Udinese 34; Palermo e Carpi 28; Frosinone 27; Verona 22
G.S.
foto: Askanews