Il gap tecnico dalla Juventus resta difficile da colmare per Napoli, Roma, Inter e Milan, immobili sul mercato
A un mese è mezzo dalla chiusura del mercato la Juventus ha già aumentato il divario su tutte le avversarie. I campioni d’Italia si muovono soprattutto per affrontare da protagonista la Champions League. I primi tre acquisti sono di spessore internazionale. Con l’acquisto di Pjanic, il d.s Marotta ha indebolito la Roma, una delle rivali più temibili, e ha arricchito di fantasia il centrocampo juventino. L’esterno Dani Alves dal Barcellona può spostare gli equilibri e porta tanta esperienza internazionale, mentre Benatia arriva dal Bayern Monaco ed è un rinforzo di assoluto valore in difesa. La forza della Juventus si rispecchia anche nel lusso di potere respingere offerte da capogiro per Bonucci e Pogba. Le loro eventuali partenze indebolirebbero di certo la rosa, ma con i molti milioni di entrata la dirigenza juventina sarebbe certamente in grado di ricostruire il centrocampo. La Juventus ha puntato gli occhi su Pjaca, grande talento e una delle rivelazioni dell’Europeo. Il grande colpo potrebbe essere Higuain, capocannoniere della scorsa stagione in Serie A. Lunedì le due società si sono incontrate ufficialmente ma De Laurentis ha respinto la proposta della Juventus, confermando che Higuain non è in vendita. Per la clausola da 94,7 milioni di euro la Juventus propone una contropartita tecnica (Zaza, Pereyra e Rugani) per diminuire i contanti. Higuain ha manifestato il proprio malessere per il mercato del Napoli e chiede di essere ceduto, ma De Laurentis ha smentito l’argentino e ora lo attende per il 25 luglio nel ritiro di Dimaro, almeno che un club non sia disposto a versare la cifra in contanti. Un’altra spina in casa azzurra è Koulibaly, anche lui insoddisfatto perché non arriva la proposta per il rinnovo. Gli acquisti del Napoli per ora, si limitano a Tonelli e Giaccherini, che è un bel colpo e al terzino Santon arrivato dall’Inter. Sulla lista dei desideri ci sono Candreva o Witsel. Così com’è, la rosa del Napoli avrà ancora difficoltà a vincere lo scudetto o a restare a lungo in Champions League.
La Roma si è, senza dubbio, indebolita con le cessioni di Pjanic e del difensore Digne. Alla corte di Spalletti sono arrivati Juan Jesus, per sostituire l’infortunato Rüdiger e Mario Rui dall’Empoli. La Roma non può permettersi grandi acquisti e dovrà concentrarsi sul recupero di Strootmann, dopo il lungo infortunio e di Dzeko, a livello psicologico, mentre l’arrivo in attacco di Gerson è una scommessa. Per le milanesi c’è l’ostacolo delle svolte societarie. Il tecnico dell’Inter Mancini ha espresso il suo malessere per il mercato e non pare molto in sintonia con la nuova proprietà cinese, il Suning Commerce Group che ha acquistato la maggioranza dell’Inter, fino a far credere a una possibile rottura con annesse dimissioni di Mancini. C’è anche il mal di pancia del capitano Icardi, che tenta un ritocco del contratto, forte delle offerte che arrivano dai grandi club europei. Per l’Inter è incedibile e nel contratto non c’è una clausola rescissoria. L’Inter sul mercato si è mossa però piuttosto bene con l’ottimo acquisto di Banega e di Erkin dal Fenerbahce. Si tratta anche per Joao Mario e Candreva, due operazioni che potrebbero accontentare Mancini. Il Milan è in attesa della cessione della società alla cordata cinese guidata da Robin Li (Baidu) e Evergrande, per la quale è arrivato ancora un rinvio sulla firma del preliminare. Ciò blocca il mercato sulle operazioni più importanti e i 100 milioni garantiti per gli investimenti. Galliani naviga a vista e prova a reggere nelle trattive fino al preliminare. Ma su Pjaca la Juventus ha avuto il sopravvento e i nomi sulla lista, Musacchio, Zelinski o Sosa non incantano. Il nuovo tecnico Montella per ora sta lavorando con una rosa che è un’incognita per le sue idee di gioco. L’unico acquisto è in sostanza Lapedula, il capocannoniere della Serie B, ma al debutto in A. Il mercato del Milan è anche in uscita è tocca il giocatore di maggior caratura internazionale, Bacca. Anche lui chiede garanzie alla società per giocare la Champions, altrimenti valuterebbe le offerte, che non mancano.
Sono immobili anche Fiorentina e Lazio, accreditate alla lotta per un posto in Champions League. Il tecnico dei viola Sousa è sconcertato. I rinforzi chiesti alla società non arrivano, perché la dirigenza è molto attenta al bilancio e poco incline a spese folli. Una situazione che scalfisce la fiducia reciproca. Alla Lazio invece l’allenatore non è mai arrivato. L’argentino Bielsa è stato un pasticcio. Prima la firma, deposito del contratto e nel giorno del ritiro Bielsa ha comunicato le sue dimissioni ancora prima di incominciare, motivato dale promesse non mantenute dalla Lazio. La squadra è stata affidata a Simone Inzaghi. Un inizio shock, molta ansia e solite contestazioni al presidente Lotito. La squadra è sostanzialmente quella di fine campionato e rischia di perdere due dei suoi giocatori rappresentativi: Keita e Candreva.
Dietro alle sette squadre più blasonate del campionato i movimenti delle altre squadre, che lotteranno per l’Europa League e per la salvezza, non sono molto dinamici. Il Sassuolo parteciperà per la prima volta a una competizione europea e per ora sta cercando di mantenere invariata la squadra rivelazione. È stato ceduto Vrsaljko, mentre i gioielli Berardi e Sansone restano. Chi si prefigge l’obiettivo Europa sono la Sampdoria e il Torino che hanno cambiato allenatore. Alla Sampdoria allenerà Giampaolo, bravo con l’Empoli lo scorso anno e al Torino c’è Mjhalovic dopo la negativa esperienza al Milan. Si potrebbe inserire l’Atalanta con Gasperini in panchina. La lotta per la salvezza è un obiettivo primario per l’Empoli (ceduti i giocatori chiave), il Bologna, il Chievo, che tenterà l’ennesima impresa e il Genoa, allenato da Juric, l’artefice della promozione del Crotone. Un gradino più giù, l’Udinese e il Palermo, mentre le neo promosse Crotone, con il nuovo tecnico Nicola, una esperienza in A, Cagliari, che ha agito comunque bene sul mercato e Pescara, senza Lapedula, saranno chiamate al miracolo per affermarsi nella massima divisione.
G.S.