La Juventus batte anche la Roma, Napoli e Lazio al terzo posto, rallenta il Milan, Empoli balzo in avanti, il Palermo torna a sperare
Decide ancora Higuain con un gran gol. La Juventus si è dimostrata ancora più forte, la Roma non è al suo livello. Allo Stadium poi è una fortezza inattaccabile: 25 vittorie nelle ultime 25 gare interne. La squadra di Allegri sale a +7 in classifica ed è campione d’inverno e ora sarà dura, se non “missione impossibile”, recuperarli a una squadra granitica. La Juventus non mostra debolezze, gioca compatta e a differenza della Roma ha la mentalità vincente. Inoltre Allegri può contare sull’apporto di tutta la rosa: Rugani, Sturaro e Mandzukic rendono al massimo e non fanno rimpiangere i titolari. La via del gol, la Juventus la trova sempre e poi è cinica a difendere il vantaggio con il cuore, da squadra operaia. La Roma ha confermato che non esiste un’antagonista alla Juventus. La squadra di Spalletti, che ha commesso i suoi errori di formazione (Gerson è stato un disastro), è uscita sconfitta per la sesta volta su sei sfide alla Stadium e questa la dice lunga sul complesso d’inferiorità dei giallorossi. La Roma ha ottimi giocatori, ha giocato anche una partita accettabile, ma l’approccio è stato timoroso e ha permesso alla Juventus di indirizzare la gara a suo vantaggio dopo il gol di Higuain. Il limite della Roma è stato l’incapacità di reagire. Non ha avuto la forza e la rabbia e neanche una manovra efficace per mettere in difficoltà Buffon, mai seriamente impegnato.
Altra grande partita del Napoli che da alcune gare sta ritrovando il suo gioco brillante e fantasioso e i risultati: 4 vittorie di fila nel mese di dicembre. La squadra di Sarri ha ripartito una lezione di calcio anche al Torino di Mihjalovic, dominato in tutti i reparti e travolto dai quattro gol di Mertens, inventato centravanti da Sarri, che è stato bravo a trasformare la sua squadra sopperendo alla mancanza di un centravanti di ruolo. È tardi per sperare di tornare protagonista per lo scudetto se la Juventus continuerà su questo ritmo, ma per il secondo posto il Napoli è per ora favorito. Sarri, l’offensivista, dovrà lavorare sulla fragilità difensiva, per ottenere quell’equilibrio tra i reparti che permetta il salto di qualità, anche in vista della sfida al Real Madrid. Il Torino è in fase discendente e i sogni di gloria si affievoliscono. Mihajlovic ha sbagliato con una formazione prudente che ha favorito la manovra straripante del Napoli e quando ha corretto la tattica è stato tardi. L’atmosfera al Torino non è più tranquilla, dopo il promettente avvio. Conferma le sue ambizioni di alta classifica la Lazio che con una prova di forza e sofferenza batte la Fiorentina, sorpassa il Milan e insieme al Napoli è in piena zona Champions. È stata la gara di maturità per la squadra di Inzaghi. In una gara ricca di emozioni la Lazio è brava a imporre dapprima il proprio gioco, che regala un doppio vantaggio. Nella ripresa è stata compatta a respingere con carattere e caparbietà l’offensiva della Fiorentina e cinica a chiudere la gara con il gol di Radu con i viola sbilanciati in avanti. Una vittoria meritata e fondamentale per consolidare il terzo posto e per il morale, prima di affrontare l’Inter per chiudere in bellezza il 2016. La Fiorentina tra recupero con il Genoa e la Lazio ha fatto un enorme passo indietro nella risalita in classifica. Il tecnico Sousa ora è alle prese con una situazione psicologica al quanto difficile e sarà un’impresa ridare competitività alla Fiorentina.
All’immeritata sconfitta contro la Roma segue un mezzo passo falso del Milan nella corsa alla Champions League. L’Atalanta blocca i rossoneri a San Siro in una gara vivace e combattuta, ma con poche occasioni nitide da rete. La gara del Milan ha indicato quanto siano preziosi Bonaventura per la costruzione del gioco e Bacca, imprescindibile per i gol. Montella dovrà continuare ad alternare i suoi giocatori che garantiscono l’equilibrio del suo sistema di gioco finora positivo. Il mercato di gennaio potrebbe regalare qualche pedina in più per alzare il livello tecnico e gli obiettivi. L’Atlanta evita con una prestazione di sostanza e qualche contropiede pericoloso la terza sconfitta consecutiva. Un punto e l’abbordabile gara contro l’Empoli per consolidare la classifica meritata grazie alle prestazioni di una squadra ricca di talenti. Altro piccolo passo avanti dell’Inter di Pioli che batte in trasferta di misura il Sassuolo. Gara concreta dei nerazzurri al completo, con qualche apprensione nel finale, perché incapaci di chiudere la gara dopo il gol di Candreva. Parlare di Champions League di questi tempi è inopportuno ma Pioli avrà la possibilità di rientrarci con la sfida alla Lazio che sarà l’esame di maturità per il lavoro svolto fin qui. Non bisognerebbe attaccarsi alle assenze, ma al Sassuolo rimaneggiato di Di Francesco mancano come l’ossigeno Biondini, Magnanelli, Duncan, Missiroli, Politano e Berardi. C’è molta volontà nella squadra e l’atteggiamento è giusto, ma mancano i punti. I sogni di raggiungere l’Europa li culla anche il Chievo che grazie all’esperienza, a una prestazione molto fisica e una difesa ferrea (la seconda del campionato!) batte la Sampdoria e si colloca nella parte sinistra della classifica. La Sampdoria è stata comunque brava a tenere la gara aperta fino alla fine, ma due errori l’hanno condannata e confermato le difficoltà che la squadra riscontra in trasferta.
Nella lotta per la salvezza l’Empoli fa un balzo in classifica salendo a 14 punti e distanzia le tre avversarie Crotone e Palermo di 5 rispettivamente di 6 punti il Pescara. La doppietta di Mchedlidze permette di conquistare tre punti fondamentali contro il Cagliari, che continua il suo periodo negativo. I sardi hanno provato a rientrare in partita (sbagliato un rigore), ma in difesa sono troppo labili. Dalla zona retrocessione si allontana ulteriormente l’Udinese che dopo la vittoria (terza di fila) sul Crotone sale a 24 punti. I friulani sono stati in difficoltà finché è durata l’aggressività del Crotone, poi ha preso la gara in mano e l’ha chiusa con due gol dell’esperto attaccante Thereau. Il Crotone resta a 9 punti, il quart’ultimo posto si allontana e dovrà vivere alla giornata, ma urgono punti che dovrebbero arrivare contro avversari abbordabili. Impresa invece del Palermo che in una gara pazzesca ribalta l’1-3 contro il Genoa e torna a vincere dopo nove giornate di sconfitte. Tre punti che danno morale e fanno sperare nella salvezza. Al nuovo tecnico ora la facoltà di sfruttare la prova di carattere e dare continuità di gioco e risultati. Il Genoa deve fare mea culpa per avere buttato via una gara fino alla metà della ripresa dominata e in vantaggio anche grazie alla grande prestazione di Simeone. Inspiegabile il calo mentale dei genoani, senza sconfitte in casa e dove avevano perso Milan, Juventus e Fiorentina. Una sconfitta che il tecnico Juric non ha digerito e ha annunciato provvedimenti, soprattutto contro il portiere Perin, espulso ingenuamente al 90’. Crisi senza fine per il Pescara sconfitto pesantemente in casa anche dal Bologna. Gli abruzzesi andranno in ritiro, mentre per la squadra di Donadoni si profila un Natale più tranquillo.
G.S.
foto: Ansa