“L’opposizione sarà eliminata”. A parlare è Ali Khamenei, la Guida suprema iraniana, che nel corso di un discorso trasmesso dalla rete di Stato, Press Tv, ha parlato di elezioni, invocato un immediato giro di vite contro l’opposizione e esortato i leader riformisti a “tornare sulla retta via”.
Il discorso di Khamenei era particolarmente atteso: nelle ore precedenti, infatti, erano circolate sui siti dell’opposizione notizie secondo le quali sarebbe vicino l’arresto di Mir Hossein Mussavi e di altri leader del movimento di protesta. Allo stesso Mussavi e a Mehdi Karroubi, è andato dunque il monito della Guida suprema iraniana.
Per l’ayatollah Khamenei, infatti, l’opposizione ha incoraggiato i nemici della Repubblica islamica, ha insultato la memoria dell’ayatollah Khomeini e ha chiesto alle autorità di identificare chi ha oltraggiato le immagini del padre della patria.
Infine, la Guida suprema, facendo riferimento alle denunce di brogli da parte dell’opposizione, ha legittimato il presidente Mahmoud Ahmadinejad affermando che il risultato delle elezioni del 12 giugno è stato corretto: “Le elezioni sono finite – ha precisato – e sono state legali”.
Di conseguenza, per Khamenei “il caso è chiuso” e non ci devono essere più proteste.
Nel suo discorso, trasmesso in tv, la Guida suprema religiosa ha affermato che i leader dell’opposizione “hanno fatto contenti i nemici” della Repubblica islamica e ha affermato che sono stati i loro sostenitori a dare alle fiamme nei giorni scorsi una fotografia dell’ayatollah Ruhollah Khomeini.
Gli eventuali arresti dei leader dei movimenti di protesta sono legati, infatti, proprio al video trasmesso dalla televisione, in cui si vede una fotografia di Khomeini data alle fiamme. Un gesto di cui, secondo i fondamentalisti, si sarebbero resi responsabili studenti dell’opposizione.
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