Chi, dopo una certa età, diciamo dopo i 50 anni (ma a volte anche prima), non soffre di artrosi? Sono poche le persone che non ne soffrono, ma tante che hanno questo problema. Le artrosi sono dolori alle articolazioni prodotti dallo sfregamento tra le ossa. Normalmente, lo sfregamento non fa male, per la semplice ragione che tra di esse ci sono le cartilagini, che hanno, appunto, la funzione di impedire il contatto tra le ossa. Succede, però, che quando le cartilagini si consumano, per meglio dire, si assottigliano con l’uso, allora il contatto tra le ossa provoca, ovviamente, dolore.
Come si curano le artrosi? Ora lo si fa con l’ acido ialuronico, proprio la sostanza che spesso si usa nella medicina estetica. L’acido ialuronico si può iniettare dove le cartilagini sono più assottigliate, permettendo loro di recuperare la salute perduta, in tutto o in parte. L’acido ialuronico ha due funzioni essenziali. La prima è quella di nutrire la cartilagine dell’articolazione, perché stimola le cellule della cartilagine a produrne delle altre e quindi ad aumentare lo spessore della cartilagine stessa e a farle ottenere di nuovo la capacità di impedire il contatto tra le ossa. La seconda è di lubrificare le parti che si “toccano” e che per questo provocano dolore e infiammazione. L’acido ialuronico si applica attraverso iniezioni, comunemente dette “infiltrazioni”. Le infiltrazioni vengono eseguite in laboratorio, ovviamente dopo che il paziente è stato sottoposto a tutte le visite necessarie per stabilire che si tratta realmente di artrosi. Le infiltrazioni di solito sono cinque, a distanza di una settimana l’una dall’altra. Il ciclo si può ripetere a distanza di circa sei mesi. Le infiltrazioni possono avere effetti collaterali?
Lo spiega il dottor Egidio Gallo, specialista ortopedico: “A volte un po’ di arrossamento, ma in genere è molto ben tollerato. Tuttavia, consiglio a chi si sottopone a questa terapia di applicare una borsa di ghiaccio per venti minuti circa sopra la sede dell’iniezione. Inoltre, raccomando di mantenere, per qualche ora, l’articolazione a riposo. Comunque, l’acido ialuronico è già presente nel nostro corpo naturalmente e, quindi, non è una sostanza estranea. Una integrazione di questo acido attraverso le infiltrazioni serve solo a recuperare gli equilibri ottimali”.
Naturalmente, i pazienti che hanno i migliori risultati sono quelli con danno lieve, quindi anche i giovani che abbiano rovinato le articolazioni magari facendo molto sport. In questo caso, in genere le articolazioni interessate sono le caviglie e le ginocchia. Ma sono anche quelli che, pur non avendo fatto molto sport, le abbiano danneggiate per il peso eccessivo. Quelli che sono avanti nell’età possono avere buoni risultati a condizione che l’articolazione mantenga ancora un minimo stato di salute. Di conseguenza, è bene fare degli esami per tempo. Un’ultima notazione. E’ possibile evitare le infiltrazioni e usare una terapia diversa, ad esempio la dieta? La risposta è no, le infiltrazioni non si possono evitare. Tuttavia, un’alimentazione appropriata, che cioè aiuti a produrre acido ialuronico presente nell’organismo, può essere utile. Si può stimolare la produzione di acido ialuronico con l’uva, le carote, i broccoli, i finocchi, i cetrioli e bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.