Saremo anche nell’éra della comunicazione, saremo anche nel pieno della velocità delle notizie, ma questo non significa che le notizie stesse siano vere, e non significa nemmeno che si possa altrettanto velocemente verificarle. Anzi, le notizie sono talmente tante che diventa sempre più difficile riuscire ad intuire e poi a verificare se effettivamente sono vere o inventate. Sa comunque dell’incredibile la vicenda che ha coinvolto un avvocato, Giacinto Canzona, il quale ha fatto il giro delle sette chiese propinando situazioni e notizie che poi, ma solo molto dopo e per il puntiglio di Striscia la Notizia, si sono rivelate delle autentiche bufale. Inventate di sana pianta e con una faccia tosta degna del bronzo. Le notizie diffuse tramite l’Ansa e raccolte da giornali e tv hanno fatto breccia nei lettori e nei teleascoltatori, al punto che il nostro avvocato – a proposito, ma è un vero avvocato? – è diventato un personaggio pubblico, passando da Domenica in ad altre trasmissioni senza destare sospetti. Bisogna dire che nel suo genere, nel genere del falsario, è stato davvero bravo. Dunque, cominciamo con il ritiro della patente ad un prete che, secondo l’avvocato Canzona, sarebbe stato sorpreso al volante ubriaco fradicio in seguito alle troppe messe e quindi al troppo vino bevuto. La notizia è risultata completamente falsa, come falsa era quella di un gruppetto di suore che per arrivare in tempo all’udienza con il Papa avrebbero premuto l’acceleratore al punto di essere state bloccate dalla polizia mentre filavano a 180 all’ora sull’autostrada.
L’avvocato Canzona aveva inventato l’altra, esilarante notizia secondo cui una donna obesa aveva dovuto pagare due biglietti per poter prendere un volo low cost e aveva pure ricamato sul gattino Tommasino che era stato raccolto in un cassonetto mezzo morto di fame e di fetore, accolto in una casa signorile e diventato qualche tempo dopo addirittura beneficiario di un’eredità milionaria. La fantasia dell’avvocato Canzona è stata davvero feconda. Non sono stati presi di mira solo preti e suore, ma gente comune, ricchi e poveri, belli e brutti, uomini e donne. Come quella, ad esempio, della suocera che avrebbe causato la richiesta sprint di divorzio tra suo genero e sua figlia perché voleva andare con loro in viaggio di nozze. O come quella del ciclista che avrebbe perso dieci punti della patente perché sorpreso a passare con il rosso al semaforo. Sull’ultima notizia inventata, però, il nostro avvocato ci ha lasciato, metaforicamente parlando, le penne. Nel corso della trasmissione Domenica in su Rai Uno (addirittura) l’avvocato e una giovane coppia hanno discusso della causa intentata alla Costa Concordia perché l’aspirante madre, in seguito al naufragio, aveva perso il bambino per la paura. Notizia falsa, ma non innocua, perché una coppia ha avuto per davvero un aborto durante il naufragio della nave, ma non si trattava della stessa coppia, che evidentemente era stata al gioco e che ora non se la passerà liscia. L’unica fortuna, forse, quella di dover rinunciare ai servigi dell’avvocato Canzona. Peccato, in fondo, le notizie erano inventate, ma suscitavano il sorriso. Il successo gli aveva evidentemente dato alla testa.