L’ipertensione, cioè la pressione alta, è una patologia importante, ma curabilissima con i farmaci e con grande efficacia. Tuttavia, non solo come terapia ma anche come prevenzione giova molto il movimento (camminate a passo svelto per almeno mezz’ora al giorno) e la dieta.
Cominciamo col dare alcuni piccoli e semplici consigli che aiutano a stare bene. Il primo è quello di dormire a sufficienza. Chi va a dormire presto e rispetta quindi la necessità del nostro corpo di dormire almeno sette ore, non solo contribuisce a prevenire l’insorgere dell’ipertensione, ma la cura efficacemente. Sono i risultati di una ricerca presentata recentemente al congresso degli specialisti americani di medicina del sonno a Boston. E’ stato studiato un gruppo di cinquemila persone, metà delle quali sofferenti d’insonnia. E’ stato accertato che coloro che si svegliavano più volte la notte o che avevano difficoltà a dormire avevano problemi di pressione alta, mentre coloro che dormivano bene, nella stragrande maggioranza dei casi non avevano problemi d’ipertensione.
Il secondo consiglio è quello di mangiare uva passa, che aiuta chi ha già la pressione alta. Lo dice uno studio americano presentato a Chicago al congresso dell’associazione dei cardiologi. Gli studiosi hanno messo a confronto gli effetti sulla pressione di una ventina di diversi tipi di spuntini, chiedendo a 50 pazienti di scegliere tra merendine confezionate, verdura, frutta e biscotti e di consumarne uno, sempre lo stesso, per dodici settimane, tre volte al giorno. E’ stato così accertato che chi aveva scelto di mangiare un cucchiaio da minestra di uva passa per tre volte al giorno aveva la pressione alta più bassa di dieci punti, mentre quella bassa era diminuita di cinque punti. Perché? Semplice: l’uva passa contiene potassio, antiossidanti, tannini e polifenoli, sostanze che proteggono la salute delle cellule.
Il terzo consiglio è di consumare spesso gli agrumi. Chi, infatti, fa uso frequente di limoni, pompelmi, arance e mandarini, riduce di molto il rischio di essere colpiti dall’ictus cerebrale. La ricerca è stata condotta in Inghilterra e pubblicata sulla rivista specializzata Stroke. Gli scienziati inglesi hanno studiato l’alimentazione e lo stato di salute di un gruppo di settantamila donne. Hanno così accertato che il consumo di agrumi, ma anche di vino rosso, cioccolato, frutti di bosco e prugne – tutti ricchi di flavonoidi – dimezza il rischio di ictus. Tra tutti questi alimenti, gli agrumi dimostrano di essere particolarmente efficaci contro l’ictus perché contengono una quantità maggiore di flavonoidi rispetto agli altri alimenti prima elencati.
Il quarto consiglio – questa volta per combattere la trombosi – è quello non solo di mangiare agrumi, ma anche mele e cipolle. La trombosi è la formazione di coaguli di sangue nelle vene e nelle arterie, i quali coaguli impediscono la circolazione e causano, appunto, ictus e infarti. Di qui la necessità di mangiare alimenti antiossidanti. Gli studiosi hanno somministrato a topolini la rutina, la sostanza antiossidante di cui sono ricchi, appunto, agrumi, cipolle e mele. Hanno scoperto che la rutina blocca la formazione di coaguli, cioè l’aggregazione delle piastrine e della fibrina, che sono i mattoni di cui questi coaguli sono composti.
Chiudiamo con un paio di notizie che aiutano a vivere più a lungo e meglio. Vivere a lungo, infatti, ma da rimbambiti, non serve a niente e a nessuno; vivere a lungo in maniera autonoma e lucida, invece, vale la pena. Per vivere a lungo non c’è una medicina che si prende a comando, sono abitudini che vanno esercitate ogni giorno, per anni ed anni: mangiare verdura e fare lunghe passeggiate è una di queste notizie, l’altra è quella di mangiare poco. Non è abbuffandosi che rendiamo un servizio a noi stessi, ma mangiando frugalmente.
Oggi ci si ammala non per poco, ma per troppo cibo.
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