In questo periodo dell’anno le buone azioni vanno di moda e per questo sono anche più sospette. Si sa, conviene essere più buoni, così ci hanno insegnato. Ma ci sono delle buone azioni che sono dovute, cioè è necessario e addirittura ragionevole che siano fatte perché non c’è altro modo di comportarsi. A questo deve aver pensato il nostro Capo di Stato Sergio Mattarella quando, conosciuta l’assurda richiesta da parte dell’Inps, è intervenuto sulla paradossale vicenda delle due sorelline orfane dei genitori. La vicenda è un po’ complicata, incredibile eppure reale.
Bisogna risalire al 28 luglio 2013 quando a Marina di Massa (Massa Carrara) si consuma la tragedia: prima di suicidarsi il 40enne Marco Loiola, uccise la ex moglie, la 38enne Cristina Biagi. Poco prima aveva provato ad uccidere un amico sospetto ingiustamente di avere una relazione con la ex moglie, l’uomo si salvò ma con conseguenze per le quali l’Inps ha ora chiesto il conto alle due figlie di Loiola. Oggi le due minorenni di 14 e 12 anni (all’epoca del femminicidio 8 e 6 anni) oltre la tragedia di aver vissuto sulla propria pelle una violenza tale a discapito della mamma, devono sopportare anche il peso economico che grava su di loro in quanto eredi del padre, ovvero colui il quale ha reso invalido un uomo.
A quanto ammonta il danno e la beffa che le due orfane continuano a subire? Ben Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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