Iniziati i festeggiamenti di una delle comunità cattoliche più anziane del Canton Zurigo
I cattolici della città di Winterthur per esercitare il culto e partecipare alla messa, dovevano intraprendere una marcia di due ore e mezzo per raggiungere il comune di Gachnang, fuori dai confini cantonali. Nel 1813 il “tormento” indusse 50 cattolici residenti a Winterthur a inoltrare presso il comune la richiesta di potere usufruire della piccola cappella di San Giorgio per le funzioni religiose. Dopo molti ostacoli soltanto nel 1862, in relazione alla chiusura del convento di Rheinau da parte del consiglio cantonale e l’incoraggiamento del consiglio cittadino, venne fondata la comunità cattolica, che aveva l’obiettivo di costruire una chiesa propria. La legge sulla Chiesa cattolica del 1863 riconobbe quattro comunità cattoliche nel Canton Zurigo e conferì loro l’amministrazione autonoma. La comunità cattolica di Winterthur, superato il primo ostacolo della fondazione, dovette attendere il 10 luglio del 1897 per l’inaugurazione della chiesa di san Pietro e Paolo, la prima costruita nel Canton Zurigo dopo la Riforma. La domenica delle Palme sono iniziate le festività per i 150 anni della fondazione con la messa celebrata nella chiesa san Pietro e Paolo. Oggi un quarto dei cittadini di Winterthur sono cattolici. La comunità conta 26.000 cattolici e otto parrocchie, tra cui la Parrocchia di San Francesco – Missione Cattolica di Lingua Italiana, che si occupa degli italiani residenti in città. Le parrocchie offrono diversi servizi ai loro cittadini, i quali se ne giovano attivamente.
La chiesa cattolica si occupa anche di compiti più specifici nell’area cittadina, tra cui la solitudine, le faccende domestiche di persone singole, i problemi sociali di cittadini emarginati. Con le sue offerte religiose, sociali e caritative la chiesa cattolica di Winterthur copre un compito importante nell’area cittadina. La commissione per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo appoggia finanziariamente progetti in Svizzera e all’estero, mentre per alcune richieste speciali è devoluta annualmente una parte delle imposte per la chiesa a istituzioni sociali. Giusto per l’inizio delle festività, negli ultimi due anni sono stati eseguiti all’esterno lavori di restauro alla chiesa neogotica di san Pietro e Paolo per la somma di 5,85 milioni di franchi, concessa dagli elettori cattolici cittadini. La chiesa, uno dei simboli della città, non è solo luogo di celebrazione del culto, bensì anche luogo di quiete e riflessione nella vita quotidiana. Anche per le celebrazioni delle nozze la chiesa di san Pietro e Paolo è benvoluta, soprattutto tra gli italiani che la definiscono “una vera chiesa”. I festeggiamenti continueranno per tutto l’anno e il 13 maggio, giorno della mamma, sarà celebrata la messa con la parrocchia di San Francesco e accompagnata dal coro in italiano.
Gaetano Scopelliti