La Costituzione è la carta fondamentale, il complesso delle norme principali che definiscono la struttura, l’ordinamento di uno Stato e stabiliscono i diritti e i doveri dei cittadini.
La costituzione più antica è quella degli Stati Uniti d’America entrata in vigore nel 1789. La più bella non è, come si continua a dire, quella italiana anche se, indubbiamente, è la più suggestiva e moderna. I cardini che ne sorreggono lo spirito e i contenuti sono la piena espressione della democrazia, il diritto al lavoro, la giustizia sociale, la libertà di opinione, di associazione, di fede religiosa, le pari opportunità; difende e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo; riconosce che tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni porsonali e sociali. Sancisce che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nella forma e nei limiti della Costituzione.
L’Assemblea costituente, l’organo legislativo elettivo, preposto alla stesura della Csotituzione, era formata dalla DC, dal PCI, dal Partito Socialista d’unità proletaria (poi PSI), dai liberali, dai repubblicani, dal Partito d’Azione e da altri raggruppamenti che non ebbero poi un seguito nella storia del Paese, come il Fronte dell’Uomo Qualunque, il Fronte Nazionale della libertà, il partito dei contadini d’Italia, ecc. La Costituente svolse i suoi lavori dal 25 giugno 1946 e approvò la Costituzione il 22 dicembre 1947. La Carta fu promulgata il 27 dello stesso mese dal Capo Provvisorio dello Stato. Entrò in vigore in vigore il 1. Gennaio 1948.
L’originalità e l’importanza di questo documento è che esso fu elaborato, discusso ed approvato tra forze politiche tra loro antitetiche: cattolici, comunisti e socialisti che poi si conbatterono senza esclusione di colpi in roventi campagne elettorali, pur avendo diverse concezioni sulla struttura e sulle politiche della Repubblica, furono animati dal medesimo amore per la libertà, l’antifascismo, la democrazia, lo stesso che ha sventato disegni eversivi e colpi di stato.
La Costituzione resterà un baluardo nella misura in cui ogni cittadino si farà garante dei suoi valori e principi fondanti. Non per nulla, per modificarla occorrono complesse e lunghe assemblee elettive. Il 4 dicembre scorso l’elettoraro ha respinto una proposta sostenuta da Matteo Renzi che introduceva importanti modifiche della Carta.
Se è verto che lo spirito della Costituzione deve albergare nel cuore e nella mente dei cittadini che la applicano nella vita quotidiana, e nei rapporti sociali, possiamo ben dire, allora, che la Costituzione siamo ciascuno di noi.