Il settore continua a crescere in tutto il mondo: anche l’Italia nella top ten globale dei Paesi con i risultati migliori
Replicare gli ottimi risultati del 2015 non era sperabile, ma quel che conta è che il settore dell’energia eolica continua a crescere in tutto il mondo con progressione a due cifre: è quanto emerge dall’edizione 2016 del rapporto sul mercato dell’eolico curato dal Global Wind Energy Council (GWEC).
Se due anni fa infatti gli investimenti mondiali nelle rinnovabili, complice la decrescita del mercato petrolifero e la crisi del carbone, hanno segnato un record storico, nel 2016 i numeri, per quanto positivi, rimangono lontani dai risultati record dell’anno precedente. Lo studio aggiorna il dato sulla capacità installata globale delle pale eoliche a 487 gigawatt (GW), superiore di 54 GW rispetto al 2015. I guadagni più imponenti vengono dagli impianti messi a regime in Cina, Stati Uniti, Germania e India, con performance che lo studio definisce sorprendenti da parte di Francia, Turchia e Paesi Bassi.
L’Italia è il quinto paese in Europa e il decimo nel mondo con 9,2 GW di capacità installata. Il boom dell’eolico, soprattutto quello offshore, ha aiutato notevolmente l’Europa che registra un aumento del 3% di investimenti nelle rinnovabili. Nel dettaglio nel Vecchio Continente, il Regno Unito ha dominato il campo europeo per il terzo anno consecutivo, con un investimento di 25.9 miliardi di dollari, in crescita del 2% l’anno, mentre la Germania è oggi seconda con 15,2 miliardi, in calo del 16%. Scendono gli investimenti francesi, salgono quelli di Belgio (più 179%), Danimarca (102%), Svezia (85%) e Italia, in crescita dell’11% (2,3 miliardi). Nel 2016, l’eolico europeo ha rappresentato il 51% di tutti i nuovi impianti realizzati nel settore energetico.
Alla rete elettrica sono stati collegati 12 GW eolici, una nuova potenza che ha aiutato l’UE a coprire il 10,4% del suo fabbisogno 2016. “L’energia eolica continua a crescere a ritmi di due cifre, ma non possiamo aspettarci che l’industria compia nuovi record ogni anno. Le installazioni cinesi hanno toccato un impressionante 23,3 GW di nuova potenza, anche se va detto che il valore è in calo rispetto all’anno precedente a causa dei tagli agli incentivi. Inoltre, la crescita della domanda cinese di energia elettrica è rallentata, e la rete è in grado di gestire il volume di nuovi aumenti”, ha dichiarato Steve Sawyer, segretario generale GWEC, commentando soddisfatto i risultati del 2016.
In testa alla classifica dei Paesi che maggiormente hanno contribuito alla nuova potenza, ci sono Cina, Stati Uniti, Germania e India, ma l’associazione consiglia di tenere d’occhio per il prossimo futuro anche Francia, Turchia e Paesi Bassi.