Secondo la consigliera federale Doris Leuthard, la maggiore sfida per il servizio pubblico futuro consisterà nello sfruttare in modo creativo la digitalizzazione senza però trascurare il servizio universale
Durante l’annuale Giornata delle infrastrutture promossa dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC a Brugg in Argovia, Doris Leuthard ha esortato la Posta, le FFS, Swisscom nonché la politica a ricorrere alla digitalizzazione con prudenza e senso di responsabilità.
La digitalizzazione modifica radicalmente le prestazioni classiche del servizio pubblico: un’e-mail anziché una lettera, un pagamento con un click invece che con il libretto giallo, un SMS al posto di una telefonata, un biglietto FFS comprato online piuttosto che allo sportello. Cosa deve fare lo Stato in quanto garante del servizio universale in questa fase di cambiamento? In un mondo sempre più digitale la Confederazione dovrà sempre più favorire l’applicazione di nuove tecnologie, come affermato dalla consigliera federale Leuthard all’apertura dell’incontro sul tema “Servizio pubblico nell’era della digitalizzazione – aspettative, esigenze della clientela e costi”. La Confederazione si aspetta che la Posta, le FFS e Swisscom utilizzino con accortezza il loro margine di manovra in quanto imprese, preoccupandosi di non modificare l’essenza del servizio universale. “Anche in futuro, alla base del servizio pubblico dovranno esservi treni puntuali e un servizio postale affidabile”, ha sottolineato il Capo del DATEC, chiedendo contemporaneamente alla politica di mettere da parte lo scetticismo nei confronti della digitalizzazione. Anche con regolamentazioni supplementari non si riuscirebbe a fermare questo cambiamento strutturale, motivo per cui serve un approccio responsabile e prudente. Al centro dev’essere posto il servizio pubblico con più utilità per popolazione.
Nuove esigenze e prestazioni nel campo della mobilità
Peter Füglistaler, direttore dell’Ufficio federale dei trasporti UFT, e Michael Stämpfli, capo dello Stato maggiore dell’Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM, hanno sottolineato che il servizio pubblico, uniforme sul territorio e di buona qualità, rimarrà anche in futuro un marchio della Svizzera. Come ribadito da Stämpfli, il cambiamento indotto dalla digitalizzazione creerà non solo nuove esigenze nel servizio pubblico, ma introdurrà al tempo stesso anche nuove forme tecnologiche per la fornitura delle prestazioni. Il direttore dell’UFT Füglistaler ha illustrato ad esempio i servizi multimodali legati alla mobilità e il potenziale della tecnologia 5G nell’ambito del trasporto ferroviario.
In Danimarca: cambiamenti sostanziali della Posta
Jesper Buhl, responsabile delle relazioni internazionali presso PostNord Denmark, ha fornito una panoramica della situazione all’estero. La Danimarca è considerata all’avanguardia in materia di digitalizzazione: dal novembre 2014, la corrispondenza tra autorità statali e popolazione avviene esclusivamente per via elettronica. Il numero di lettere è così diminuito ogni anno del 12% fino al 20%. La posta danese ha reagito a questo cambiamento con l’introduzione di misure drastiche, come ad esempio la soppressione di uffici postali autonomi e la loro integrazione nei supermercati o nelle librerie. Il numero delle cassette postali pubbliche si è dimezzato e i prezzi delle spedizioni sono aumentati. Lo Stato ha inoltre reso meno rigide le disposizioni in materia di servizio universale, facendo così diminuire la soddisfazione della clientela. Con il dilagare del commercio online è però aumentato il trasporto di pacchi, e PostNord Denmark, “da impresa con molte lettere e qualche pacco”, si è trasformata “in un’impresa con molti pacchi e qualche lettera”, come precisato da Buhl. Non vengono più trasportati giornali o spedizioni non indirizzate. Questo modello aziendale funziona, ma Buhl non ha precisato se potrebbe essere adatto alla realtà svizzera.
Fare più con meno – meglio e più rapidamente
Esponendo le sfide per le imprese parastatali, Andreas Meyer, CEO FFS, ha affermato che “la digitalizzazione permette di fare più con meno, e questo meglio e più rapidamente. Ciò crea un enorme potenziale per i nostri clienti e la nostra economia. Dobbiamo affrettarci per non lasciarci sfuggire un’occasione preziosa, ma nel contempo dobbiamo avere la necessaria sensibilità per le esigenze della popolazione del nostro Paese”.