Jimmy Savile ha abusato di 214 persone tra bambini e adulti nel corso di 50 anni, ma le denunce sono state più di 450
L’Inghilterra, patria della democrazia moderna, dovrebbe spiegare al mondo come mai sia stato possibile ad un uomo (uomo?) commettere centinaia di abusi sessuali su bambini e persone maggiorenni – la più anziana una donna di 47 anni, il più piccolo un bambino di otto anni – ed aver agito indisturbato, anzi, coperto da complicità e connivenze, per circa 50 anni.
L’uomo non era uno qualunque che agiva nel segreto delle stanze più recondite di un immenso castello. Era un uomo pubblico, faceva il Dj ed era un notissimo presentatore televisivo della BBC, faceva beneficenza (si è scoperto dopo perché), visitava ospedali psichiatrici e pediatrici, era un benefattore, si ammantava di un’aureola di personaggio della solidarietà e via discorrendo, ma tutto quello che faceva aveva un secondo fine: abusare, stuprare, violentare bambini e donne, giovani e meno giovani, il tutto con una capacità di finzione incredibile. Orco e benefattore, personaggio famoso ed ammirato e criminale nello stesso tempo: roba da non credere.
Jimmy Savile è morto a 82 anni nel 2011, senza essere stato sfiorato da un sospetto. O meglio, i sospetti erano stati tantissimi, se di sospetti si può parlare. In realtà si è trattato di denunce, fatte dalle vittime e dai loro familiari, ma tutte erano state coperte dalla notorietà del personaggio, dalla sua capacità di soffocarle: più commetteva abusi e più si guadagnava l’aureola e più ancora si circondava di una coltre di incredulità, per cui la gente finiva per non crederci e lasciar correre. Dicevamo che Jimmy Savile è morto l’anno scorso. Negli ultimi mesi sono cominciate a piovere denunce, al punto che l’emittente privata Itv ha cominciato a svolgere un’indagine ed ha fatto emergere la doppia vita del presentatore della BBC. La quale non è una televisione qualunque, è una delle più note in Inghilterra, con fior di giornalisti, commentatori, seguci. Ciò che è emerso è raccapricciante: Savile commetteva stupri e abusi anche nella BBC e c’era chi lo copriva, altro che tv d’assalto! La BBC copriva scandali, li ignorava. Sta venendo fuori un quadro di diffusa immondizia. Alla BBC sapevano, erano in molti che sapevano e si voltavano dall’altra parte.
E’ stata la polizia britannica a pubblicare un rapporto che affronta le “imprese” dell’illustre presentatore di programmi di successo. Trenta pagine fitte delle sue gesta. Una per tutte. Nel 1960, grazie alla sua notorietà, era già conosciuto da tutti. Un giorno davanti ad un hotel un bambino di dieci anni – presumibilmente accompagnato da un familiare – lo riconosce e gli chiede un autografo. Il presentatore lo portò negli uffici della reception dell’albergo e lì costrinse il piccolo ad “una grave aggressione sessuale con penetrazione”. Immaginiamo che l’atto non dovette sfuggire a più di una persona, in primis a chi accompagnava il bambino, che evidentemente se ne lamentò ma non fu creduto, malgrado i segni della violenza. Ecco, Jimmy Savile se l’è sempre scampata grazie a complicità e connivenze varie e ad alti e diffusi livelli. Non si spiega altrimenti come sia possibile farla franca per ben 50 anni.
La polizia ha accertato che Savile è stato l’autore di 214 casi di abusi, fra cui 34 stupri, ma in realtà le denunce sono state circa 450. Le sue imprese si sono interrotte nel 2009, due anni prima della morte, sicuramente perché non era più in grado di “operare”.
Grazie alla sua intensa attività filantropica, visitava ospedali psichiatrici e pediatrici, offrendo aiuti e opportunità. Era evidentemente lo stratagemma inventato per avvicinare bambini e persone, uomini e donne con problemi psicologici e trovare il modo e il tempo per abusare di loro. Il capo dell’unità antipedofilia di Scotland Yard, David Gray, ha dichiarato: “Impiegava ogni momento di ogni giorno pensando alla sua perversione”.Tra gli ospedali che visitava spesso c’era l’ospedale pediatrico londinese di Great Ormond Street, oppure l’ospedale psichiatrico di massima sicurezza di Broadmoor. Per non parlare del Weathfield Hospice di Leeds, uno dei più noti perché ospita i malati cronici o terminali.
L’inchiesta non è terminata, ma è chiaro che ci saranno sviluppi nell’indagine: non tanto per lui che è morto e per il quale uno stupro in meno o in più non cambia la situazione, ma per chi lo ha coperto, e sono stati in tanti.