Ecco come è andato il tanto discusso Family Day a Roma
“Sono veramente molto, anzi moltissimo, soddisfatto”. Lo afferma Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, commentando la manifestazione al Circo Massimo. “Il disegno di legge Cirinnà, così come è scritto oggi, è assolutamente inaccettabile e quindi deve essere bloccato e riscritto” ha aggiunto, sottolineando che “la ‘stepchild’ è una cosa sulla quale non dobbiamo neanche spendere una parola di contrarietà perché siamo contrari al cento per cento. Ma ci sono tanti altri aspetti che non condividiamo”.
Gandolfini spiega anche che cosa ha voluto dire con la frase: “Ce ne ricorderemo”. “Quella piazza lì – dice – era terribilmente variopinta dal punto di vista delle appartenenze elettorali, e allora a tutto quello che io considero essere il popolo della famiglia dico: aprite gli occhi, guardate i parlamentari di ogni partito e capite bene e controllate bene chi è che vi sta aiutando, e quindi interpreta il vostro sentire, e chi invece questa manifestazione di volontà di difesa della famiglia e soprattutto di difesa del diritto dei bambini ad avere un padre e una madre se la mette sotto i tacchi. Dopodiché ognuno, in autonomia, deciderà”. Gandolfini, infine, manda un messaggio al premier Matteo Renzi: “Sta sbagliando molto. Moltissimo. Perché non sta tenendo conto del sentimento degli italiani. E gli italiani sono 14 milioni di famiglie contro 7.513 di famiglie omosessuali”.
“Non vogliamo ghettizzare nessuno ma la tenuta della società sono queste famiglie che devono essere sostenute”, smorza Gandolfini dal palco, rilanciando subito dopo: “La famiglia è l’unione naturale di un uomo e di una donna fondata nel matrimonio, le altre sono alchimie” e “le vittime principali dell’abbandono del modello della famiglia tradizionale sono i bambini”, tuona Gandolfini. Il presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli”, si è anche rivolto in particolare ai giovani ricordando la ‘complementarietà dei sessi’, e avvertendo: “Il sesso non è il piacere sessuale è la procreazione, che ci partecipi della creazione di Dio”.
Le critiche
Secondo l’Adnkronos c’era poco Pd al Circo massimo, pochissimo, perlomeno se si guarda ai parlamentari democratici che si sono presentati, e lo stesso vale per il governo.
È Lorenzo Guerini, il vicesegretario del partito, a dare la linea ufficiale: “Compito della politica – ha aggiunto – è ascoltare tutti, confrontarsi con tutti e poi assumersi la responsabilità della decisione. Sulle unioni civili c’è e ci sarà un dibattito largo e approfondito e poi il Parlamento voterà”. Il premier, spiegano, non ha intenzione di deviare dalla strategia scelta: il governo resta fuori dalla vicenda, il Pd si attiene all’impianto originario del ddl Cirinnà, il Parlamento è sovrano e i parlamentari democratici avranno, ovviamente, libertà di coscienza.
L’obiettivo, viene sottolineato, è quello di arrivare all’approvazione della legge che “in vent’anni nessuno è riuscito a fare”, dice un parlamentare vicino a Renzi. Sarà poi il Parlamento a stabilire se ci sarà o no la stepchild adoption, ma l’importante è sancire diritti per le coppie di fatto, per le unioni omosessuali, come in tutta Europa.
“Una manifestazione estremista e omofoba che ha avuto come obiettivo non certo quello di influire o modificare la proposta di legge Cirinnà ma di impedirne l’approvazione tout court, niente diritti per le persone lgbt, le coppie gay non sono famiglie, le unioni omosessuali non sono in alcun modo paragonabili alle coppie eterosessuali sposate, ‘se tutto è famiglia nulla è famiglia’. Una piazza triste, che aveva il compito di dire solo dei no e che non aveva voce perché ai singoli partecipanti era stato vietato di parlare con i giornalisti”. Così Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia ha commentato il family day.
La guerra sulle cifre
Gandolfini ha festeggiato “due milioni di persone” al Circo Massimo. Ma il Circo Massimo, benché affollato, secondo quanto riporta Askanews, non poteva contenere una tale folla. La sovrintendenza capitolina lo scrive nella presentazione: “Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo di tutti i tempi lungo 600 metri e largo 140”. Calcolando realisticamente un massimo di quattro persone a metro quadro, capienza 336mila. Obiettando la capienza delle vie limitrofe si può aggiungere qualcosa, ma si deve togliere anche qualcosa per le dimensioni del palco e le vie di fuga. Questo come capienza massima. E chiunque abbia partecipato alla manifestazione ha visto comunque persone comodamente sedute sull’erba e ampi spazi vuoti. Del resto da sempre la guerra dei numeri scatta alla fine delle manifestazioni, di qualunque colore o motivazione siano espressione: nel 2003 Sergio Cofferati per la Cgil parlò di 3 milioni. In occasioni meno politiche come quella dello scudetto della Roma, le stime per le misure di ordine pubblico segnavano 300mila di capienza massima. E nel giugno del 2014 il concerto dei Rolling Stones “014 on fire” è stato acclamato da 71mila fans paganti.