Ritornano le sfilate dell’alta moda per la stagione autunno-inverno 2019-2020
Iniziamo con qualche numero: 60 sfilate, 81 presentazioni e 33 eventi ed iniziative hanno coronato le 173 collezioni della Milano Fashion week per le tendenze del prossimo Fall-Winter.
A sfilare ci sono sia giovani di tendenza come il designer Marco Rambaldi sia i grandi nomi come Gucci riaccolti nel mondo della moda italiana dopo aver preferito, per l’ultima sfilata primavera-estate le passarelle parigine. La maison presenta la collezione che ha come comun denominatore le maschere, anche dall’aspetto inquietante, come sottolinea ad Ansa lo stilista Alessandro Michele: “Gli abiti sono la nostra maschera, che mostra e nasconde insieme” e non a caso sotto i riflettori c’è una maschera in cartapesta dell’ermafrodito che secondo lo stilista “è una benedizione esserlo”. Via libera quindi a bretelle con aculei e collari di pizzo, bermuda ampi e mocassini con il tacco, tailleur con impunture ma anche ginocchiere e giacche indossate al rovescio.
Stesso stile dark è quello di Prada che fa sfilare le mannequin in una luce tetra per una collezione che se da un lato è romantica e floreale (abiti a fiori femminili e cappe di pizzo) dall’altro rispecchia atmosfere cimiteriali con cappotti neri chiusi in vita da elementi metallici, in capispalla militari imbottiti e outfit dal nero totale. Miuccia Prada dichiara alla stampa: “Karl Lagerfeld ha detto che gli stilisti dovrebbero lavorare e stare zitti, invece dobbiamo parlare: al mondo della moda si richiede una voce importante su tanti argomenti, perché il nostro lavoro ha un doppio aspetto, quello industriale e quello sociale, politico” e se la collezione deve parafrasare i tempi bui in cui navighiamo sicuramente ci è riuscita.
Il rigore militare piace anche da Bottega Veneta che con un piglio severo mette sulla passerella anfibi e stivali solidi e importanti indossati sotto capispalla dalle linee ad armatura. C’è spazio anche per il maculato di un cappotto che nasconde un tubino in pelle nera per uno stile indiscutibilmente deciso e aggressivo.
Spariscono dalle collezioni lo streetwear, felpe e capi sportivi sono rimpiazzati da abiti più eleganti e sartoriali come i vestiti blu dalla linea sottile di Giorgio Armani il quale propone una linea dai toni scuri abbinando due colori cromaticamente difficili come il blu e il nero. È il blu mezzanotte di una sfumatura raffinatissima che dona il meglio di sé sugli abiti da sera ma anche sugli accessori come grandi orecchini, piccole borse e dècolletè spuntate.
La collezione risulta preziosa e di un’eleganza straordinaria come solo Armani sa inventare. A conclusione della sfilata i 400 ospiti tra cui Naomi Watts applaudono Re Giorgio incoronandolo nuovamente.
foto: Ansa