In India ogni anno si celebra il Diwali, il trionfo del bene sul male, della luce sulle tenebre. E per questo per la durata della festa tutte le città sono illuminate da migliaia di luci, lampade, candele e spettacoli pirotecnici: un’occasione da non perdere per i viaggiatori che amano immergersi nelle feste e nelle tradizioni più antiche
Quest’anno il Diwali, il Festival delle Luci, una delle ricorrenze più antiche e importanti del Paese, quest’anno si celebra l’11 novembre, ma le feste iniziano due giorni prima e si concludono due giorni dopo. È un evento molto sentito dagli induisti che celebrano la vittoria del bene–luce sul male-tenebre e proprio per questo la città si riveste simbolicamente di oggetti luminosi come lampade, lanterne e candele. In tutta l’India, ogni paese o città, in tutte le strade e in tutte le case, si accendono le simboliche luci e la festa diventa un particolare momento da condividere con la famiglia o gli amici più cari, quasi come il Natale cristiano. Durante i due giorni che precedono il Diwali si celebra il Dhan Teras durante il quale, secondo la leggenda, bisogna comprare qualcosa di nuovo per la casa, che deve essere perfettamente pulita e ordinata, allo stesso tempo bisogna acquistare anche abiti nuovi come segno di buon auspicio.
Il secondo giorno si celebra il Chhoti Diwali nel quale viene commemorato il Dio dall’aspetto di scimmia, nonché devoto di Rama. Il terzo giorno è il giorno più importante, si celebra la Dea Lakshmi, dea indù della prosperità e della ricchezza, e a lei vengono offerte preghiere per essere benedetti con ricchezza e prosperità. Gli altari vengono decorati con fiori e ghirlande e i devoti eseguono già dall’alba bagni purificatori, magari nel Gange. Durante la festa ci si riunisce e si gioca a carte o si eseguono i famosi rangoli, disegni particolari eseguiti sui piatti o sulla terra. La festa si protrae fino a sera, in abiti tradizionali si partecipa alla preghiera celebrativa e dopo la cerimonia si partecipa al banchetto di piatti tradizionali e si danza fino a tardi. Durante i seguenti ultimi due giorni di festa si lascia spazio alla spiritualità, si cerca di rimuovere i vecchi rancori e rabbie che hanno caratterizzato l’anno precedente e si cerca qualcosa di buono negli altri, anche nei nemici.
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