Dopo due anni di guerra, l’avanzata di Kiev segna un nuovo scenario del conflitto con Mosca colta di sorpresa
Solo una decina di giorni fa l’Ucraina ha deciso di cambiare lo scenario della guerra che da circa due anni e mezzo la vede impegnata contro la Russia. Fino a questo momento, sin dall’inizio dell’invasione russa, questa è la prima volta che la guerra è sconfinata nei territori Russi con il risultato di cogliere di sorpresa non solo la Russia ma anche i paesi alleati.
Così, con l’impiego di truppe regolari di terra, Kiev si è spinta fino alla regione di Kursk dove le autorità locali avrebbero fatto evacuato circa 3mila civili da alcuni villaggi.
L’avanzata sarebbe stata condotta da un esercito di circa mille soldati ucraini, accompagnati da carri armati, artiglieria e veicoli corazzati e inoltre sarebbe avvenuta all’insaputa degli alleati, tanto che all’indomani dell’avanzata gli Stati Uniti hanno subito riferito di non essere stati informati dei piani d’incursione dell’esercito ucraino, per i quali avrebbero chiesto delucidazioni.
Mosca non pronta all’offensiva ucraina
Quello che sorprende è come Mosca sia stata colta alla sprovvista da questa incursione da parte di Kiev, tanto che si è trovata lottare per rafforzare le sue difese per cercare di contenere l’attacco ucraino della regione di Kursk. Si parla addirittura di migliaia di truppe dirottate dai territori di Kiev e impiegati per contrastare l’incursione ucraina insieme a diversi giovanissimi richiamati al fronte per lo stesso motivo.
Secondo gli esperti americani quella compiuta da Kiev sarebbe una “coraggiosa mossa” con la quale ha violato “il confine con la Russia, pianificata in completa segretezza”, un’operazione che ha “sbalordito anche i più stretti alleati di Kiev, compresi gli Stati Uniti, spostando il campo di gioco di una guerra che dura da più di due anni”.
Nell’accurata analisi che fa la CNN dell’incursione ucraina in Russia, si pone l’accento sulla inesperienza delle truppe di difesa russa, descritte come composte da soldati giovani, inesperti e poco preparati a difendere il confine. Le maggiori lacune della difesa russa, dunque, deve essere ravvisato in un apparato difensivo improvvisato, con addestramento ridotto al minimo e non idoneo a presidiare il confine.
Kiev non vuole annettere i territori russi
Mentre l’Ucraina continua l’avanzata a Kursk, ha avviato anche un massiccio bombardamento effettuato su questa e altre sette regioni russe con il lancio di quasi 120 droni e quattro missili che, secondo fonti della sicurezza ucraina, avrebbero colpito quattro basi aeree da cui partono i raid sul territorio ucraino. Anche se Mosca non conferma i progressi dell’incursione ucraina, diverse regioni russe hanno dichiarato lo stato d’emergenza.
Quali sono le intenzioni di Kiev, lo spiega il portavoce del Ministero degli esteri Heorhii Tyhiy nel corso di una conferenza stampa nella quale afferma che quella condotta da Kiev è “un’operazione legittima” che terminerebbe nel momento in cui Mosca accetta quella che il presidente Volodymyr Zelensky ha sempre chiamato “una pace giusta”, ad ogni modo, l’Ucraina non ha intenzione di annettere i territori russi invasi.
Redazione La Pagina