La capolista e il Napoli cancellano la delusione Champions, il Milan blocca la Roma, brava la Fiorentina, male l’Inter
Dopo la delusione della Champions League, la Juventus (4-0) si è rituffata nel campionato con convinzione e rabbia, senza sbagliare una partita sulla carta facile. I bianconeri hanno dimostrato di avere assorbito il colpo dell’eliminazione dall’Europa che conta. Contro il Sassuolo, che ha provato a giocare a viso aperto, è stata una partita a senso unico. Il dominio della Juventus è stato nettissimo e il risultato rispecchia la differenza tra le due squadre. Grande protagonista Tevez con una tripletta. L’ottava vittoria consecutiva permette alla squadra di Conte allungare a 5+ sulla Roma.
Anche il Napoli (4-2) si mette alle spalle l’uscita beffa dalla Champions League battendo l’Inter dell’ex Mazzarri e consolida così il terzo posto, tenendo a distanza Fiorentina e Inter. Gli azzurri hanno dato prova di maturità e con un attacco spregiudicato, con Callejon, Mertens e Insigne dietro a Higuain, hanno messo alle corde la difesa interista, piuttosto in difficoltà. In fase offensiva l’Inter ha giocato però alla pari riuscendo a rientrare in partita con Cambiasso e Nagatomo, che accorcia sul 3-2 allo scadere del primo tempo. La ripresa è equilibrata: l’Inter continua ad attaccare, ma non concretizza e il Napoli risponde con rapide ripartenze. Al 70’ l’espulsione di Alvarez spezza gli equilibri e svuota l’Inter. Il Napoli attende l’attimo giusto per chiudere la partita, che arriva all’81’ con Callejon. Funziona la filosofia di Benitez, ma dovrà lavorare molto sulla difesa, apparsa distratta in occasione delle reti interiste. Comunque è difficile dire dove arriverà il Napoli con quest’atteggiamento molto offensivo. Per l’Inter si allontana l’obiettivo stagionale: non vince da quattro gare e l’Europa che conta è ora a 8 punti.
Nel posticipo del lunedì bella partita con tanti spunti a San Siro tra Milan e Roma che termina con un giusto 2-2. I giallorossi sono ancora imbattuti, (subiscono per la prima volta due reti), ma il passo falso favorisce la Juventus. Le due squadre si sono sfidate a viso aperto, in una gara ricca di emozioni. La Roma va in vantaggio due volte: al 13’ dopo una splendida azione corale con Destro e nella ripresa su rigore trasformato da Strootmann. Il Milan reagisce con orgoglio e trova il gol dell’1-1 con Zapata e con Muntari il definitivo 2-2. Buona prestazione dei rossoneri, che dominano gli ultimi 20’, sfiorando il colpo del ko con Balotelli. Il punto lascia la classifica deficitaria, ma la squadra di Allegri ha mostrato progressi. Nulla da recriminare alla Roma (dove si è rivisto Totti) che gioca una grande partita e ha cercato il gol fino alla fine. Per lo scudetto nulla è perduto, se la Roma terrà questi livelli.
Continua la corsa al terzo posto della Fiorentina (3-0) che si aggiudica il derby degli Appennini contro il Bologna. I viola hanno dominato in lungo e in largo, proponendo una prestazione scintillante con un gioco di alta qualità, sempre alla ricerca della vittoria e mostrando anche più attenzione in difesa. Una Fiorentina d’applausi nella manovra d’attacco, che porta a tre bei gol segnati da Ilicic, Borja Valerio (superlativo) e Rossi, che allunga nella classifica marcatori con 13 reti. Il Bologna non è mai esistito e con quest’atteggiamento sarà difficile restare in A.
Il Torino (0-2) ha trovato continuità di resultati vincendo sul campo dell’Udinese. I granata sono una squadra solida in difesa, organizzata, che concede poco agli avversari e sa colpire in contropiede. È dalle ripartenze che sono nate le due reti di Farnerud e Immobile. Dieci punti nelle ultime quattro gare fanno salire il Torino. L’Udinese è stata poco aggressiva, incapace di reagire e non è mai entrata in partita. Fischi dal pubblico, ma la società rinnova la fiducia a Guidolin.
Klose si scatena e la Lazio (2-0) rialza la testa contro il Livorno. La doppietta del tedesco riporta un po’ di sereno in casa laziale, anche se la prestazione non è stata all’altezza, ma solo a sprazzi si è visto il gioco brillante della scorsa stagione. Il tecnico laziale Petkovic incassa così la fiducia della società, mentre Nicola, allenatore del Livorno, rischia l’esonero. Dopo un ottimo inizio di stagione, la sua squadra si è persa, è alla sesta sconfitta consecutiva in trasferta e in piena zona retrocessione.
La sfida dei due nuovi tecnici va alla Sampdoria (0-1) di Mihajlovic, che batte il Chievo di Corini, fermato dopo tre partite utili. I genovesi sono stati molto cinici nello sfruttare con Eder l’unica occasione avuta nel primo quarto d’ora. Vantaggio che i blucerchiati hanno gestito con una prestazione di contenimento e di grande sacrificio, che permette di allontanarsi dalla zona calda. Il Chievo non ha demeritato, ma non è riuscito a trovare varchi nell’attenta difesa ospite.
Il Parma (0-0), con una maglia celebrativa, non è riuscito a festeggiare i cent’anni con una vittoria. Allo stadio Tardini contro il Cagliari esce un pareggio senza emozioni, con alcuni acuti nella ripresa. Lo 0-0 è scontato e allunga la striscia positiva in campionato di entrambi le squadre (5 partite), che restano appaiate in una zona tranquilla della classifica a 19 punti. Il Genoa (1-1) si illude con il gol di Bertolacci, ma si fa raggiungere nel recupero dall’Atalanta con il gol di De Luca. La gara è stata molto combattuta tra due squadre che appaino in forma sotto l’aspetto fisico. Giusto dunque il pareggio, che sta molto stretto al Genoa, incapace di chiudere la partita. La reazione dell’Atalanta ha portato i frutti sperati, evitando così l’ennesima sconfitta in trasferta. Il Catania (0-0) non riesce più a vincere. Contro il Verona la squadra siciliana è intraprendente e domina il primo tempo, ma non concretizza le occasioni da rete, anche per la bravura del portiere Rafael. Il pareggio fa comodo ai veneti per difendere la posizione in zona Europa.
Classifica 16° giornata:
Juventus 43; Roma 38; Napoli 35; Fiorentina 30; Inter 28; Hellas Verona 26; Torino 22; Genoa e Lazio 20; Milan, Parma e Cagliari 19; Atalanta 18; Udinese e Sampdoria 17; Chievo 15; Sassuolo 14 ; Livorno 13; Bologna 12; Catania 10