I bianconeri travolgono l’Atalanta, cedono Inter e Napoli, Lazio e Fiorentina si propongono per la Champions, esonerati Cosmi e Ferrara
La Juventus (3-0) è in fuga e grazie anche alle sconfitte delle rivali Inter e Napoli si laurea campione d’inverno con due turni di anticipo. La capolista sbriga la pratica Atalanta in mezz’ora (Vucinic, Pirlo e Marchisio) con impressionante facilità e schiacciante superiorità. Con Conte di nuovo in panchina la Juventus elimina quei piccoli difetti riscontrati nell’approccio e nell’intensità delle ultime gare e fa capire che in Italia non ha rivali per ora. Insomma è inutile cercare l’anti Juventus, semplicemente perché non esiste. Né l’Inter, né il Napoli sono in grado di ritagliarsi questo ruolo. A Roma i nerazzurri perdono lo scontro di vertice contro la Lazio (1-0) e scivolano a -7, mentre i tre punti lanciano i laziali nella lotta per un posto in Champions. Certo l’Inter non meritava di perdere. Ha giocato un buon secondo tempo, in cui ha colpito due pali con Guarin e Cassano, ma l’Inter resta troppo a lungo sulla difensiva e a otto minuti dal termine viene punita da un gran gol di Klose. La Lazio non demerita, soffre per 20 minuti, è baciata dalla fortuna, però gioca ordinatamente tenendo i ritmi alti con una manovra che cerca di esaltare le qualità del centravanti tedesco.
Lo scivolone al San Paolo del Napoli (2-3) contro il miglior Bologna della stagione apre la crisi dei partenopei dopo le sconfitte con Inter e PSV Eindhoven. Ad acuire il momento no e a incidere sul morale della squadra sarà la sentenza sul calcioscommesse. Attese due probabili sanzioni: 2 punti di penalità in classifica e la squalifica del capitano Cannavaro di sei mesi. Sul campo si è vista una partita spettacolare con rimonta del Napoli e contro rimonta del Bologna. Il Napoli soffre nel primo tempo, poi cambia assetto e marcia e ribalta il risultato. Il Bologna non si arrende e si vede premiata la sua generosità dai gol di Kone (splendida rovesciata) e di Daniele Portanova, rientrante dopo aver scontato quattro mesi di squalifica.
Eloquenti le vittorie di Fiorentina e Milan per 4-1. I viola sono ora a soli due punto dal secondo posto. Senza storia il derby toscano che la Fiorentina ha deciso nel primo tempo con una gara di grande qualità. Pessimo il Siena che resta ultimo e dopo tre sconfitte consecutive esonera il suo allenatore Cosmi, cui non è riuscito a schiodare il Siena, penalizzato di sei punti, dall’ultimo posto. Al Milan servono due autoreti per risolvere una situazione critica contro il Pescara, che era andato vicino al pareggio sull’1-2. Con la quarta vittoria consecutiva i rossoneri sono a sei punti dal terzo posto, obiettivo minimo della stagione. Allegri è riuscito a tirare fuori dalla crisi il Milan, prendendosi una piccola rivincita. La Roma (1-0), con De Rossi in panchina, perde a Verona contro il Chievo e interrompe la serie positiva di cinque vittorie. Recriminano i giallorossi per il gol di Pellissier in fuorigioco e un rigore negato a Totti. Ma la Roma si è fatta imbrigliare dall’ottima organizzazione difensiva dei veneti che hanno colpito a tre minuti dal termine.
La legge del Massimino si abbatte anche sulla Sampdoria. Il Catania (3-1) rimonta con i suoi argentini nella ripresa e con queste qualità si avvia a conquistare una salvezza tranquilla. Esonerato Ferrara dopo le nove sconfitte in campionato e forse anche per le accuse agli avversari siciliani di aver esercitato pressioni sull’arbitro Giacomelli. Al suo posto Delio Rossi, ex Fiorentina. Bene anche il Parma (3-1) che batte il Cagliari e aggrava la crisi dei sardi, apparsi molto fragili in difesa. Protagonista della rimonta il 20enne attaccante franco-algerino Ishak Belfodil, giovane promessa del calcio. Il pareggio tra Genoa e Torino (1-1) fa più comodo ai granata. I liguri di Del Neri sprecano un’altra occasione e restano al penultimo posto. Prima della sosta natalizia venerdì e sabato si giocherà un turno di campionato con la sfida Roma-Milan.
Classifica di Serie A: Juventus 41; Inter 34; Napoli e Lazio 33; Fiorentina 32; Roma 29; Milan 27; Catania 25 Udinese e Parma 23; Atalanta e Chievo 21; Bologna 18; Sampdoria 17; Cagliari e Torino 16; Palermo 15; Pescara 14; Genoa 13; Siena 11