Solo vittorie per la Juventus, il Napoli non molla, Inter e Lazio tengono la zona Champions, risalgono la Roma e il Milan, in zona retrocessione l’Atalanta in crisi
Otto in campionato e due in Champions League fanno dieci vittorie consecutive stagionali. La Juventus è inarrestabile, non conosce limiti, non ha difetti e le prestazioni non hanno ancora espresso il vero potenziale della squadra di Allegri. A Udine è bastato un primo tempo giocato sul velluto, ma dominato sotto tutti gli aspetti, per risolvere in quattro minuti la pratica Udinese, che ha giocato una partita dignitosa. Arginare la Juventus è un compito ad oggi impossibile per le avversarie in Serie A. I bianconeri esprimono ad alti livelli tutto quello che serve per essere una grande squadra: forza fisica, piedi educati, senso tattico, mentalità vincente, equilibrio tra fase difensiva e offensiva. La Juventus mette in campo queste qualità che portano a un logoramento dell’avversario, impotente, qualsiasi sia la contromossa tattica. Allegri dice che la squadra cresce di gara in gara. Sarà un momento avvincente vedere la Juventus giocare a un livello più alto e chiedersi dove porterà. Nell’altro “campionato” alle spalle della Juventus, il Napoli si conferma la seconda forza. La squadra di Ancelotti dà continuità all’ottima gara di Champions League superando il Sassuolo anche con un robusto turnover, 8 cambi su 11. Il Napoli non risente dello stravolgimento di formazione e tiene bene il campo, creando altre occasioni dopo l’immediato vantaggio di Ounas, senza sfruttarle per chiudere la gara. Il Sassuolo ha perso lo smalto delle prime gare, ma ha trovato lo stesso il modo di rendersi pericoloso, bravo Ospina. Il Napoli è però squadra collaudata con un organico forte che Ancelotti impiega con intelligenza, la squadra è più matura nella gestione delle partite e brava nel trovare il momento di colpire con i suoi uomini migliori. Bellissimo il gol di Insigne che decide la gara. Il Napoli non molla e questo è un bene per il campionato.
Nelle altre posizioni per i posti in Europa sono racchiuse dieci squadre in quattro punti. L’Inter consolida il terzo posto, ma a Ferrara, contro una bellissima Spal ha sofferto tanto. Decisivi ancora Icardi con due gol e le grandi parate di Handanovic che ha salvato in diverse occasioni il risultato. La Spal non meritava di perdere, ma le è mancato il cinismo a concretizzare l’enorme mole di gioco. Antenucci sbaglia un rigore. Tutto il contrario l’Inter, spietata e cinica con il suo fuoriclasse Icardi. Tre punti preziosi per restare in scia delle prime due, ma dal punto di vista del gioco l’Inter ha fatto un piccolo passo indietro. Spalletti non si preoccuperà finché arriva il risultato. La Lazio si lascia alle spalle le brutte sconfitte nel derby e in Europa League e torna a vincere, anche se di misura contro la Fiorentina. Il gol di Immobile riporta serenità nell’ambiente laziale, che ultimamente è stato soffocato dalle critiche. Altra indicazione positiva per il tecnico Inzaghi è la prestazione della squadra che per tutta la gara ha lottato difendendo i tre punti in bilico fino alla fine. Passo indietro della Fiorentina che conferma le difficoltà in trasferta (solo 1 punto) e deve recriminare per le troppe imprecisioni in attacco. È fuori dalla crisi la Roma che dopo la sconfitta di Bologna sta risalendo la classifica con prestazioni convincenti, però non ancora libere da momenti di affanno e difficoltà. La vittoria a Empoli è stata sofferta per un secondo tempo brutto, nel quale la Roma ha subito l’aggressività dell’Empoli rischiando il pareggio (rigore sbagliato da Caputo). Tanta fortuna e cinismo con Dzeko a chiudere la gara, permettono alla squadra di Di Francesco, bravo a rivoluzionare il modulo, di trascorrere la sosta per la Nazionale con tranquillità e il morale alto. Continuità Milan, alla terza vittoria consecutiva tra campionato ed Europa League, ottenuta contro il fanalino di coda Chievo. Una vittoria che porta la firma di Suso che ispira Higuain per una doppietta da vero centravanti. Non deve abbagliare la pur bella prestazione della squadra, concentrata e determinata, con sprazzi di bel gioco, perché il Chievo al momento è modesto con una classifica preoccupante. Ma il Milan fa progressi come collettivo e nell’equilibrio fra reparti, anche se restano le distrazioni difensive, muove la classifica e se vincerà il recupero con il Genoa, salirà al quarto posto, l’obiettivo stagionale. Dopo la sosta il derby indicherà a Gattuso dove potrà arrivare il suo Milan, ma alcune certezze il tecnico le ha già con il collaudato 4-3-3. Nella zona alta anche la Sampdoria dopo la pesante vittoria sul campo dell’Atalanta, che è stata sfortunata. Ora è crisi per la squadra di Gasperini, brutta copia di quella della scorsa stagione e che si ritrova con soli 6 punti in piena zona retrocessione, mentre la Sampdoria sogna l’Europa. Il Parma è la neopromossa che ha convinto di più, anzi con la vittoria sul campo del Genoa sale a 13 punti e si colloca in zona Europa League ed è a più otto dalla zona retrocessione. Al Genoa stavolta non basta il goleador Piatek, la difesa è in giornata negativa e lascia molti spazi al Parma, micidiale nello sfruttare le ripartenze. Tre gol per la prima vittoria esterna, meritata. In fondo alla classifica si sgancia il Cagliari che vince (prima vittoria interna) bene la sfida contro il Bologna, apparso vulnerabile in difesa. Due gol dei giocatori sardi più rappresentativi Joao Pedro e Pavoletti, hanno premiato la buona prestazione collettiva del Cagliari.
G.S.
foto: Ansa