Pesante sconfitta del Napoli nello scontro diretto, la Roma spreca, vittorie per Inter e Fiorentina, vola il Genoa
Troppo forte la Juventus (3-0) per il Napoli nello scontro al vertice. Ora è la prima inseguitrice della Roma ed è tornata a recitare da protagonista sul palcoscenico del campionato. È meritatissima la vittoria per la squadra di Conte, tornata fortissima, e che invia alle avversarie il segnale di non essere sazia di successi e dunque sarà difficile scucirle lo scudetto. Anche questa volta i partenopei hanno confermato la difficoltà di affrontare le partite che contano in campionato. Nel primo tempo la squadra di Benitez non è praticamente esistita, giocando con poco coraggio. Il brutto approccio alla partita è costato il gol di Llorente (in fuorigioco) dopo 2’ minuti, che ha messo la partita subito in discesa per i bianconeri. Merito soprattutto di una partenza strepitosa della Juventus, che ricorda l’intensità dei tempi migliori e la squadra quasi invincibile delle ultime stagioni. Determinati, i bianconeri dominano per il tutto il primo tempo, mettendo il Napoli alle corde e costringendo Reina agli straordinari. I partenopei reagiscono con orgoglio nella ripresa, ma oltre un buon possesso palla non hanno creato pericoli per Buffon. Il Napoli non compromette con questa prova negativa la lotta per lo scudetto, viene ridimensionato, ma non troppo. Dovrà crescere molto sotto l’aspetto caratteriale e della voglia di vincere. Al ritorno ospiterà sia la Juventus sia la Roma in casa.
Il Sassuolo impone il secondo pari di fila alla Roma (1-1), la quale si vede avvicinare a -1 la Juventus. La squadra di Garcia tiene sempre in mano la partita, ma spreca spesso l’occasione per chiudere la gara nel momento propizio. Un autogol di Longhi dopo 20 minuti aveva portato in vantaggio la Roma, ma il Sassuolo è riuscito a mantenere in equilibrio la partita per poi colpire al 94’ con Berardi e lasciare l’amaro in bocca alla Roma. Gli emiliani sembrano aver capito la Serie A e hanno imboccato la strada giusta per raggiungere la salvezza. Il passo falso della capolista potrebbe essere salutare, per non commettere gli stessi errori in futuro. Con i rientri di Totti e Gervinho, il tecnico Garcia riavrà due pedine importanti per la lotta scudetto e di certo saprà gestire la delicata situazione. Continua a non mollare la Fiorentina (2-1) che piega la Sampdoria senza molti affanni. Grande protagonista ancora Giuseppe Rossi con una doppietta nel primo tempo, ma nel finale il gol di Gabbiadini mette i brividi alla squadra di Montella, che si è confermata comunque un squadra solida. Con il rientro di Gomez potrà esprimersi ancora meglio per qualità di gioco e disputare un campionato di alto livello.
Nel giorno dell’addio a Moratti come azionista di maggioranza, del ritorno in campo di capitan Zanetti e del passaggio della società all’imprenditore indonesiano Thohir, l’Inter (2-0) si regala una vittoria poco convincente contro il Livorno e resta in corsa per il terzo posto. Minimo sforzo per superare un ostico Livorno, in una partita sofferta, che si sblocca grazie a un clamoroso autogol del portiere Bardi e che Nagatomo chiude solo nel recupero del secondo tempo. Invece per il Milan (0-0) è crisi continua all’ombra della ristrutturazione della società con l’addio prossimo dello storico ad Galliani. Contro il Chievo, ultimo in classifica, i rossoneri giocano un’altra partita opaca e non vanno oltre il pareggio. La classifica resta precaria, media retrocessione, e Allegri è sempre più in bilico. Il punto non serve granché anche al Chievo, perché resta ultimo. Rischia anche l’allenatore Sannino.
Il Genoa (2-0) vola. Gasperini ha ridato un’identità alla squadra, rilanciandola in classifica. A Marassi la terza vittoria consecutiva arriva contro il Verona rivelazione. Il Genoa si conferma solido in difesa e molto determinato, migliorando anche nel gioco. Portanova e Kucka firmano il successo sul Verona, che non ha demeritato, ma ha reagito tardi (tre occasioni pericolose) senza riuscire a rimontare e mostrando limiti in trasferta. Il Cagliari (2-1) contro il Torino torna alla vittoria dopo tre sconfitte e l’allenatore Lopez tira un sospiro di sollievo. Due punizioni di Conti piegano la resistenza dei granata, che non vincono ormai da otto giornate. Situazione che incomincia a complicare la classifica.
Pareggio giusto tra Parma e Lazio (1-1). Meglio il secondo il tempo con le squadre che giocano a calcio e costruiscono molte occasioni da gol. Per un’ora, ottima prova della Lazio che passa in vantaggio con Keita, 18enne all’esordio in A, il quale realizza un gran gol. Pronta reazione del Parma che raggiunge il pareggio con Lucarelli e poi respinge gli assalti finali della Lazio. L’Atalanta (2-1) piega il Bologna e risale la classifica. Le difese avevano tenuto il risultato sullo 0-0 fino a un quarto d’ora dalla fine. Protagonista in negativo il portiere bolognese Curci, per niente impeccabile sulle reti atalantine di Brivio e Livaja. Atalanta premiata per la maggior verve di cercare la vittoria, contro un Bologna poco coraggioso e rinunciatario. Prima vittoria di De Canio con il Catania (1-0). Un rigore piega l’Udinese, alla quale è stato negato un rigore netto. I veneti non hanno demeritato e nella ripresa hanno attaccato costantemente, ma i siciliani hanno difeso la vittoria con spirito di sacrificio.
Classifica:
Roma 32; Juventus 31; Napoli 28; Inter 25; Fiorentina 24; Hellas Verona 22; Genoa 17; Lazio e Atalanta 16; Udinese, Parma, Milan e Cagliari 13; Livorno e Torino 12; Bologna e Sassuolo 10; Sampdoria e Catania 9; Chievo 6